Claudio – La ricchezza interiore


Chi è ricco interiormente non vive solo per se stesso

ricchezza interioreLa ricchezza interiore è l’oggetto di questa comunicazione medianica di Claudio, entità manifestatasi al Cerchio Firenze 77, attraverso la medianità di Roberto Setti.
Claudio è l’entità che più ha parlato del conoscere se stessi e delle istanze interiori dell’uomo. In questo brano afferma che chi non ha una ricchezza interiore cerca sempre stimoli all’esterno per riempire la sua vita e darle un significato. Il mondo esterno, in realtà, non arriverà mai ad appagare e ad arricchire l’interiorità, darà solo illusioni. Chi ha una vita interiore, comunque, potrà comprendere meglio se stesso e di conseguenza il mondo che gli sta attorno, mentre chi non lo ha ad un certo punto si renderà conto del vuoto che lo circonda, tanto da farsi sopraffare dall’angoscia. Inoltre, per riempire il vuoto che ha dentro di sé arriverà anche al punto di concentrare il suo pensiero sulle proprie malattie, magari ingigantendole, con lo scopo, inconsapevole, di attrarre l’attenzione su di sé. Le parole di Claudio servano quindi a far riflettere e a far sì che si inizi davvero a cercare di conoscere bene se stessi. Se si sta bene con se stessi, poi, si sta bene anche con gli altri e se questi in qualche modo dovessero mancare, ecco, la propria ricchezza interiore non farà mai sentire solo chi ce l’ha.

Questo brano fa parte di una comunicazione medianica di cui costituisce la prima parte, mentre la seconda parla del vuoto interiore e del rifiuto della vita. Alla fine di questo testo si può ascoltare l’audio della comunicazione medianica completa di Claudio.

La ricchezza interiore

ricchezza interioreL’uomo della civiltà occidentale riversa tutta la sua attenzione sul mondo da lui creduto esterno, e tutta la sua attività la indirizza verso fini che hanno attinenza con quel mondo. Anche la preparazione, la cultura, la professionalità, la perizia, insomma tutte quelle doti che sono patrimonio della persona, sono importanti solo per quanto possono valere nella società, per quanta importanza possono attribuire a chi le possiede e, conseguentemente, per quanta stima o prestigio riescono a fargli riscuotere.
Questo finalizzare la propria vita verso obiettivi che riguardano il mondo esterno, fa sì che l’intimo dell’essere, con tutti i suoi moti dell’animo, rimanga per l’uomo occidentale assolutamente sconosciuto. Le ragioni che determinano i comportamenti, almeno quelle più recondite, rimangono ignorate, e quando i comportamenti sono anomali si vorrebbero correggere senza prendere in considerazione le cause intime che li scatenano.

Conoscere se stessi

ricchezza interioreA tale ignoranza della propria vita intima fa coronamento un vuoto interiore abissale. Così, mentre ciascuno cerca di organizzare e di programmare la propria vita di relazione, nessuno dedica il suo tempo ad analizzare sé stesso. A tale attività esteriore non fa riscontro una riflessione, una meditazione tesa a lievitare le qualità intime migliori: la capacità di sentire.
Chi non è capace di vibrare interiormente, chi si annoia se non è posto in contatto con situazioni dinamiche che danno sensazioni forti, chi non ha la sensibilità di sentirsi pago anche con la sua sola vita intima, è una creatura che non possiede la più vera e la più bella ricchezza, quella interiore.

Vivere la realtà

ricchezza interioreAvere una vita interiore od essere interiormente ricchi significa trovare nel proprio intimo tutti quegli incentivi, quei motivi che fanno vivere e che generalmente sono cercati nel mondo esterno; significa avere una vita di pensiero che non sia volta esclusivamente a indirizzare e dirigere la propria attività; significa non annoiarsi restando soli con sé stessi e avere tanta sensibilità da emozionarsi con la meditazione come altri si emozionano nell’ammirazione, per esempio, di paesaggi sconosciuti.
Tutto ciò non significa vivere staccati dalla realtà, in un mondo di fantasia; al contrario; significa vivere più intensamente, avere la capacità di vibrare non solo con gli stimoli grossolani ma anche con le sole sfumature; soprattutto significa avere delle doti e delle qualità interiori tali da costituire un mondo in attività anche nell’isolamento più totale, ed essere, in mezzo agli uomini, un punto di orientamento da cui possano trarre forza e ispirazione per la loro vita.

Soli con sé stessi ed acquisire coscienza

ricchezza interioreChi possiede la ricchezza interiore non vive mai solo per sé stesso; ecco perché essa non può e non deve essere considerata come un insieme di qualità di cui ornarsi. Sarebbe un errore considerarla fine a sé stessa; e se è auspicabile, non lo è perché valorizza chi la possiede; è importante e auspicabile perché amplia lo spazio in cui l’uomo può avere esperienze e, quindi, stimoli che incrementano il destarsi alla vita di coscienza.
Chi non ha una sua vita interiore, chi cerca stimoli esclusivamente dalle situazioni del mondo esterno, finisce col saturarsi di quelle situazioni, e per trovare nuovi stimoli si direbbe per fuggire la, noia, per richiamare l’attenzione degli altri su di sé, per colmare in qualche modo il suo vuoto interiore, può perfino ammalarsi. Quale motivo di interesse, di autocompatimento sono le proprie malattie!

ricchezza interioreState attenti a non far diventare scopo della vita i vostri malanni più o meno immaginari; cercate di non creare, o di non esagerare, i vostri problemi; cercate di non farli diventare qualcosa che serva a colmare il vostro vuoto interiore.
Chi dà sapore alla vita solo per mezzo degli stimoli che gli vengono dal mondo esterno, quando questi gli vengono a mancare, o non gli dicono più nulla, si trova faccia a faccia col suo vuoto interiore e resta attanagliato dall’angoscia. Nasce così il problema di come sfuggire all’angoscia.

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

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