Cecilia Magnanensi racconta Claudia Ferrante e la sua medianità
Dei messaggi spirituali ricevuti da Claudia Ferrante attraverso la scrittura automatica ho già parlato in queste pagine, presentando alcuni aspetti della sua medianità. Tuttavia lo spazio di un articolo non permette di trattare il suo caso in maniera più ampia, come può esserlo quello di un libro. Ecco, quindi, che anch’io ho ceduto al fascino di… un’opera prima. L’idea di scrivere un libro, per di più su mia mamma, era molto lontana dai miei pensieri, anche se in più occasioni un amico mi ha chiesto «Quando esce il tuo libro?» Io, d’altra parte, ho sempre risposto che non era mia intenzione farlo. Cosa avrei dovuto scrivere in più di quello che ha scritto mia mamma nel libro sulla sua storia? (v.) E invece… è nato Lettere dall’Oltre. Per raccontarvi la sua nascita, anzi l’avventura di scriverlo, riporto l’introduzione al libro. Per conoscerne il contenuto è possibile leggere l’indice.
Perché un altro libro sulla medianità? Non ce ne sono già tanti sul mercato?
Avete ragione a pensare così e capisco le vostre perplessità. Prima di arrischiare questa avventura, perché è davvero un’avventura scrivere un libro, ci ho pensato molto. Fino ad oggi ho scritto soltanto brevi articoli per la carta stampata e per il web, non preoccupandomi dell’organizzazione tra i pezzi. Scrivere un libro per me significa offrire al lettore un qualcosa di più strutturato, coerente e armonico in tutti i suoi aspetti, ma soprattutto dotato di un contenuto.
Mi sono quindi chiesta se era indispensabile farlo, visto che sia in formato cartaceo che in formato digitale l’offerta su un argomento del genere è ampia e diversificata. Mi sono risposta affermativamente, perché è la testimonianza della produzione medianica di una persona a me cara, Claudia Ferrante, mia mamma. Se poi può essere utile, perché fornisce informazioni a qualcuno e magari lo conforta, ancora meglio.
Tanti sono i libri che riguardano i contatti con la dimensione spirituale e che elargiscono insegnamenti spirituali o speranza in una sopravvivenza alla morte del corpo fisico. L’idea da cui è nato questo libro è stata di condividere con altre persone una serie di messaggi spirituali ricevuti da Claudia attraverso la scrittura automatica. Questi costituiscono il quarto e il quinto capitolo e fanno parte di tre nuclei principali.
A questa idea iniziale, però, se ne sono aggiunte altre. Mi sono detta che queste comunicazioni medianiche avrebbero potuto leggerle persone che conoscono poco o nulla l’argomento medianità, ed in particolare la scrittura automatica. Così ho pensato di dedicare un capitolo iniziale che tratteggiasse la nascita della medianità e le modalità con cui si manifesta, senza la pretesa di esaurire l’argomento.
A questo punto si è resa però necessaria una presentazione di Claudia, della sua facoltà e di ciò che ha prodotto in più di trentacinque anni. Pertanto ho voluto aggiungere messaggi spirituali diversi da quelli a cui avevo inizialmente pensato e inediti rispetto a quelli che Claudia aveva pubblicato nel libro in cui parlava di sé e della sua medianità. Ho ridotto i tre nuclei iniziali per alleggerirne la lettura, scegliendo i più significativi. Uno dei tre, poi, era stato inserito quasi integralmente nel libro di Claudia e non intendevo farne una replica.
Per completare la presentazione di Claudia, alla messaggistica iniziale e a quella rivolta a parenti e amici, ho aggiunto le rivelazioni di vite passate e la produzione di poesie e disegni.
Infine ho voluto riportare le testimonianze di chi ha individuato particolari in grado di confermare l’identità degli autori dei messaggi spirituali, senza l’intenzione di presentarle come prove certe di una sopravvivenza. Nello stesso capitolo, poi, ho inserito il parere di due grafologi, perché ritengo importante la loro testimonianza, nonostante nulla possano dire in merito alla provenienza dei messaggi.
Considerando quest’ultimo come capitolo conclusivo, ho aggiunto il parere di un parapsicologo per dare voce all’opinione di chi si occupa di questi fenomeni non considerandoli dal punto di vista spiritico. Quindi, illustrando brevemente le ipotesi sulla scrittura automatica (e sulla medianità in generale), ho espresso le mie considerazioni in merito.
Alla fine mi sono trovata tra le mani un libro che si è andato formando e strutturando nel corso d’opera e che mi permette di condividere la storia di Claudia e dei messaggi spirituali da lei ricevuti. Qualunque spiegazione si possa dare di questi, il loro contenuto ha portato conforto e serenità nelle persone che li hanno ricevuti. Ed è ciò che vorrei fornissero anche a chi leggerà questo mio scritto e nello stesso tempo suscitassero in lui il desiderio di approfondire l’argomento.
Il libro
Cecilia Magnanensi: Lettere dall’Oltre. Storia di una medianità, ed. Il Settenario.
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Bellissima e gradita sorpresa mi hai fatto. Era ora che tu scrivessi un libro sulla tua cara mamma! Leggendo i libri di tua mamma Claudia, di cui mi avevi fatto immenso dono tempo fa, mi domandavo proprio ” ma perché Ceci (mentalmente ti vezzeggio sempre così, anche se non te l’ho mai detto, solo mentalmente però) n o n scrive un libro con tutte le numerose esperienze che ha avuto? Non è da tutti avere una medium in casa e che medium, che univa il canalizzare all’operare direttamente e caritativamente in prima persona il bene e sempre – regola d’oro e condicio sine qua non per i “veri” mezzi, sensitivi e guaritori fisici e spirituali – assolutamente gratis, senza alcun ritorno, senza do ut des, con discrezione umiltà e desiderio unico di donare Amore, di essere di aiuto agli altri. Ti auguro di aver successo con questa opera ispirata sicuramente anche da tua nonna (non voglio anticipare ciò che avrai certamente svelato nel libro!) oltre che da tua mamma, un successo che andrà proprio oltre.
Grazie, carissimo! Sia per le tue bellissime parole sia per il tuo augurio.
… era l’anno 2000 quando ho scritto a sua madre … aveva 20 anni e da poco avevo perso un amico … mi ha risposto anche se non praticava più la scrittura automatica … ci siamo scritte tanto… sono di Roma ma sono venuta a trovarla a Bologna nella biblioteca a conoscerla e ho scritto a lei un po di anni fa per chiederle come stava … custodisco le sue lettere e il suo ricordo come una delle cose piu belle della mia vita … ora ho una figlia di tre anni … si chiama Cecilia … un abbraccio da Romina da Roma
Credo di ricordarmi. Amica di Franco, forse?
Grazie per le belle parole sulla mamma e mi fa piacere che sua figlia si chiami Cecilia. Non siamo in tante ad avere questo nome.
Un abbraccio anche da me e ancora grazie per il suo ricordo.