Escher, un artista poliedrico
Nei giorni scorsi ho visitato la mostra di Maurits Escher (1898-1972), a cura di Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea, che si sta tenendo a Bologna a Palazzo Albergati. Conoscevo già alcune sue opere che ho da subito apprezzato, tanto che, quando se ne è presentata l’occasione, ne ho comprato due riproduzioni.
Poco conoscevo dell’artista e dell’uomo, perciò appena ho potuto sono andata alla mostra. Ho così avuto modo di ammirare un bel numero delle sue opere – alcune di proprietà della M.C. Escher Foundation, altre della collezione privata di Federico Giudiceandrea -, che si snodano in un percorso artistico ben illustrato, oltre a creazioni di alcuni dei suoi maestri e di chi è stato da lui influenzato. Avrei avuto a disposizione, come tutti i visitatori, un’audioguida, che non ho utilizzato perché non amo mettere gli auricolari.
Grazie ad alcuni pannelli illustrativi, sono venuta a sapere che Escher ha molto amato l’Italia, paese in cui è venuto molto giovane e dove per un certo periodo ha abitato con la moglie. Ho letto che ha amato molto i paesaggi del nostro meridione e in particolare della Campania, della Sicilia e della Calabria, tanto da riprodurli in alcune sue incisioni e litografie.
Il mondo di Escher non è solo geometrico, ma anche paesaggistico e naturale. In esso hanno posto alcuni paesaggi dei luoghi che ha amato, gli animali (draghi, serpenti, uccelli, api, pesci ed altro ancora), le piante (molto belle quelle che si specchiano in una pozzanghera).
Escher non è un semplice disegnatore o incisore, ma un artista ricco di sensibilità e cultura, anche se non amava molto lo studio visto che riuscì a fatica a prendere il diploma di scuola superiore. Conoscitore di prospettive geometriche, di tecniche del disegno e grafiche, aveva conoscenze nell’ambito della matematica e della psicologia della visione, anticipando tendenze artistiche successive.
Invito tutti a visitare questa mostra, credo che anche chi non si intende d’arte rimanga affascinato da Escher, un artista davvero speciale. C’è tempo fino al 19 luglio e se avete bambini, portateli, c’è anche un percorso a loro dedicato. Oggi sono numerosi i musei e le mostre che dedicano uno spazio ai bambini, fornendo utili strumenti alla comprensione degli allestimenti da loro predisposti.
La mostra
Dove: Palazzo Albergati – Via Saragozza, 28 – Bologna
Quando: 12 marzo-19 luglio 2015 da lunedì a domenica dalle 10 alle 20
Il luogo
Per approfondire
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Bell’articolo Escher oltre che un grande artista, era un genio.
Le sue opere sono davvero belle, anzi direi fantastiche: le trasformazioni, le illusioni ottiche, e tanto altro ancora. Purtroppo non ho potuto inserire delle foto di queste opere, anche se in rete ce ne sono tante, perché coperte da copyright. E poi gli ex-libris! Sarebbe stato bello averne uno fatto da lui. Insomma invito a visitare questa mostra e consiglio di capire quali sono gli orari migliori. Io sono andata all’apertura e non ho fatto la fila, ma quando sono uscita c’era un po’ di gente ad aspettare.
Sono contenta, Sandro, che il pezzo ti sia piaciuto