Il Museo dell’Ottocento e la pittura bolognese
La pittura bolognese dell’Ottocento, o, per la precisione, dipinti datati dalla seconda metà di quel secolo ai primi trent’anni del Novecento costituiscono il patrimonio del Museo dell’Ottocento a Bologna. Anche se lo spazio espositivo, rispetto ad altri Musei, è ridotto a poche sale, esso contiene poco più di ottanta opere.
Il Museo dell’Ottocento è in realtà una Fondazione che, come si legge nel suo sito, «persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale: tutela, conserva, valorizza e promuove fondi artistici, librari, archivistici e qualsiasi testimonianza che abbia valore di civiltà degli artisti felsinei facenti parte di correnti artistiche espresse appieno tra l’Ottocento e il Novecento».
È un piccolo gioiello che dà risalto alle opere in esso contenute i cui artefici, tra gli altri sono Luigi Busi, Alfredo Savini, Alberto Fabbi e Luigi Bertelli.
Carlotta Gargalli
Qualche tempo fa, curiosa di vedere le opere di Carlotta Gargalli (1788-1840), un’artista a me sconosciuta ma ritenuta già ai suoi tempi (1821) «l’Elisabetta Sirani dei nostri giorni», ho visitato il Museo. Infatti dal 31 ottobre 2023 e fino al 25 febbraio 2024 il Museo ospita alcuni suoi dipinti. Carlotta è stata la prima donna a frequentare l’Accademia nazionale di Belle Arti inaugurata nel 1804 e, recatasi a Roma, ha l’opportunità di frequentare – anche grazie a una sovvenzione – i corsi di Antonio Canova (1757-1822). Qui ha modo di frequentare artisti dotati e conosciuti non solo nell’ambiente artistico, come Francesco Hayez. Torna a Bologna dove lavora per un po’ di anni, quindi torna a Roma, città in cui muore.
[In foto Aiace di Carlotta Gargalli]
La mostra, intitolata Una pittrice bolognese nella Roma di Canova e curata da Ilaria Chia e Francesca Sinigaglia, comprende anche opere provenienti da altre istituzioni e realizzate da artisti a lei contemporanei.
Se la mostra è da visitare per conoscere Carlotta, il Museo lo è per le poche ma belle opere esposte e di sua proprietà, i cui autori, se pur di valore, non sono forse molto conosciuti dal grande pubblico – per lo meno non da chi è solo un piccolo estimatore ma non conoscitore profondo dell’arte come sono io. Qui il più conosciuto esponente della pittura bolognese è Augusto Majani (1867-1959), pittore, ma anche illustratore, caricaturista e scrittore, presente qui con l’opera Il ritorno col fieno (vedi foto).
Invito quindi i bolognesi, ma anche i tanti turisti che visitano Bologna, ad andare al Museo dell’Ottocento, davvero un piccolo gioiello della città, per conoscere alcuni dei suoi migliori artisti.
La mostra
Dove: Museo dell’Ottocento – Piazza San Michele, 4/C – Bologna
Quando: 31 ottobre 2023 – 25 febbraio 2024
Orario: tutti i giorni ore 10-19
Il luogo
Museo dell’Ottocento, Piazza San Michele 4/C, Bologna
Orari di apertura: tutti i giorni ore 10-19
Per informazioni: tel. 0514989511; email info@mobologna.it
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