Un convegno sulla ricerca psichica a Bologna – 1 dicembre 2018



Il passato e il futuro della parapsicologia

"Ricerca psichica: una scienza di frontiera" è il tema di un convegno organizzato dal Centro Studi Parapsicologici di Bologna (CSP) e dall’Associazione Italiana Scientifica di Metapsichica (AISM), sabato 1 dicembre 2018. In questa giornata i relatori hanno discusso del passato e del presente della parapsicologia, presentando anche alcuni recenti studi effettuati in Italia.

ricerca psichicaLa giornata è iniziata con un saluto e una breve presentazione del programma da parte di Nerio Bonvicini, Presidente del CSP, che ha dedicato la manifestazione a Piero Cassoli, uno dei fondatori dell’Associazione. Dopo di lui ha parlato Massimo Biondi, noto parapsicologo, che ha illustrato la storia della ricerca psichica, parlando dei motivi per i quali è nata e dei ricercatori che si sono susseguiti dalle origini ad oggi. Ufficialmente nata nel 1882 con la fondazione della Society for Psychical Research da parte di alcuni studiosi inglesi, si è sviluppata nel tempo e diffusa nel mondo occidentale. Diverse sono le figure di rilievo in ogni campo che se ne sono interessate con l’intento di studiare da un punto di vista scientifico le manifestazioni anomale della psiche. Nonostante diversi buoni risultati ottenuti, la ricerca non è riuscita a progredire nella conoscenza della natura dei fenomeni di cui si occupa a causa di diversi elementi, non ultimo la mancanza di risorse economiche e, secondo Biondi, di alcuni ricercatori che hanno inserito in questo ambito tematiche non consone ad uno studio rigoroso e scientifico come auspicati dai suoi fondatori. Lo studioso perciò non sa pronunciarsi su come potrà essere il futuro di questo campo del sapere, perché «ancora non è stata risolta la questione basilare che ha dato origine all’intera avventura della parapsicologia, che era l’intento di capire cosa ci sia di vero o di erroneo nelle affermazioni su presunti eventi psichici straordinari».

Quindi ha parlato Marianna Bolko, psicoanalista e consigliere del CSP, che dopo aver illustrato il rapporto tra telepatia e psicoanalisi, ha raccontato il sogno precognitivo di un suo paziente nel corso di una psicoterapia. Per questioni di riservatezza la Bolko non ha voluto che quest’ultimo fosse inserito negli Atti del convegno, per cui, anche se interessante, non ne parlerò neppure io.
A concludere la mattinata sono stati tre giovani ricercatori, presentati da Massimo Biondi.

ricerca psichicaArianna Ballati, neolaureata al dipartimento di psicologia dell’università di Padova con Patrizio E. Tressoldi, ha presentato l’argomento della sua tesi di laurea. Arianna ha svolto un’interessante sperimentazione per verificare l’interazione tra mente e materia. Pur non avendo ottenuto risultati a conferma delle ipotesi da verificare, ha illustrato le considerazioni che ha tratto da questo suo lavoro. Ha valutato, cioè, i motivi che potrebbero aver portato al fallimento di questo studio, riproponendosi di apportare dei cambiamenti nell’esecuzione e nelle procedure dello stesso.
Lorenzo di Risio, laureato in psicologia, ha invece discusso dei complessi problemi metodologici e pratici che si incontrano quando nella ricerca parapsicologica si vogliono coinvolgere persone di cui si esaminano i tratti della personalità (per vedere, ad esempio, se sono legati o meno alla riuscita dei test). Sia la fase preliminare di misurazione delle variabili psicologiche, sia quella della valutazione dei dati sperimentali, comportano numerose difficoltà di cui occorre essere ben consapevoli.
Michele Olzi, laureato in filosofia, ha parlato di LSD, del suo rapporto con le percezioni che suscitano in chi l’assume e delle esperienze effettuate con questa sostanza da Emilio Servadio e Roberto Cavanna per una loro particolare ricerca parapsicologica.

ricerca psichicaNel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, il primo a parlare è stato William Giroldini, un ricercatore membro dell’AISM, che ha parlato di due serie di esperimenti da lui effettuati per lo studio della telepatia. I soggetti che vi hanno partecipato erano coppie unite da un legame profondo, sia parentale che di amicizia. Servendosi di misurazioni elettroencefalografiche ha verificato la possibilità di un’interazione tra mente e mente sottoponendo un soggetto a stimoli visivi e uditivi, misurando le risposte del secondo soggetto nel ricevere questi stimoli. Pur riscontrando deboli risposte, i risultati ottenuti sembrano convalidare l’ipotesi di un’interazione da mente a mente senza l’utilizzo dei sensi. In conclusione, Giroldini ha poi sostenuto che si potrebbe ipotizzare un collegamento con la fisica quantistica, paragonando questa interazione all’entanglement. Si potrebbe quindi pensare ad una coscienza individuale soggetta alle leggi della fisica quantistica e legata ad una coscienza unica, paragonabile all’inconscio collettivo della psicoanalisi, che collegherebbe tutte le coscienze individuali.

Paola Giovetti, giornalista e presidente della Fondazione Biblioteca Bozzano-De Boni, invece, ha parlato di fenomeni insoliti che si riscontrano nelle vite di alcuni santi e mistici e che sono oggetto di studio della parapsicologia. Ha così riferito casi di levitazione, come quelle di san Francesco, di bilocazione, come quella di Teresa Neumann, di stigmate, come quelle di padre Pio, di visioni, come quelle di Anna Katharina Emmerich, e altri fenomeni.
Giorgio Cozzi, presidente dell’AISM, ha parlato di come oggi sempre più ricercatori cercano di gettare un ponte di collegamento tra due mondi che sembrano inconciliabili: la scienza e la spiritualità. Secondo lui la ricerca psichica potrebbe esercitare questa funzione. Poi, oltre a considerare gli elementi che caratterizzano i due mondi, Cozzi ha illustrato il pensiero che al riguardo ha elaborato Marcello Costa, un filosofo.

ricerca psichicaLuciano Pederzoli, ingegnere, e Patrizio E. Tressoldi, docente di psicologia all’università di Padova, hanno riferito della loro ricerca sull’induzione tramite ipnosi di esperienze fuori dal corpo, le cosiddette OBE (Out of Body Experience) e di canalizzazione (channeling) con alcuni soggetti.
Daniele Cipriani fa parte di un gruppo di persone che indaga su fenomeni insoliti che vengono riscontrati in edifici pubblici e privati e di medianità, utilizzando varia strumentazione e valutando gli elementi da studiare da un punto di vista scientifico. Ha mostrato le immagini di alcune ricerche condotte con il suo gruppo, in cui si riscontrerebbero delle figure invisibili ad occhio nudo, e ha poi fatto ascoltare due registrazioni che sembrerebbero avere captato voci di entità.
Marco Luzzatto, che si occupa di transcomunicazione strumentale video, ha fatto vedere le immagini che ha ottenuto, proiettando un fascio di elettroni con un apparecchio da lui creato, costituito – tra gli altri elementi – da un tubo catodico. Queste immagini sono soprattutto volti o mezzobusto e potrebbero, secondo Luzzatto, provenire da altre dimensioni.

Nel complesso il Convegno è stato interessante ed alcune relazioni hanno suggerito nuovi modi di affrontare lo studio dei fenomeni di cui si occupa la parapsicologia.
Come afferma Biondi si può notare che, a parte alcune deviazioni dagli intenti iniziali, «continua oggi a sopravvivere un’attività di indagine che mira agli stessi obiettivi che erano stati consapevolmente formulati quasi 140 anni fa». Tuttavia, «quel che manca è ancora un pieno sviluppo» di alcuni settori che, adottando nuove tecniche di indagini e nuovi approcci, promettono risultati, come lo studio dei poltergeist, delle infestazioni, della psicocinesi, delle OBE e delle NDE.
Mi auguro che i giovani che stanno intraprendendo queste indagini sappiano migliorare la comprensione di questi fenomeni e quelli intervenuti a questa manifestazione sembrano essere un buon esempio.

Nota – Per avere gli Atti rivolgersi al CSP (email: centrsp@iperbole.bologna.it) oppure all’AISM (email: info@metapsichica.net)

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I protagonisti

Programma del Convegno (.pdf))

Centro Studi Parapsicologici (CSP) di Bologna

l’Associazione Italiana Scientifica di Metapsichica (AISM)

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Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

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