Esperienze non ordinarie di coscienza: espressioni su chi siamo realmente



Un Congresso sulla coscienza a Padova

Esperienze non ordinarieLe "Esperienze non ordinarie di coscienza: espressioni su chi siamo realmente" è il tema di un Convegno organizzato dal Science of Consciousness Research Group, un gruppo di ricerca creato da docenti dell’Università di Padova, tra i quali figurano Enrico Facco, anestesiologo, e Patrizio E. Tressoldi, ricercatore presso il dipartimento di Psicologia della stessa università.
L’evento si è svolto nell’arco della giornata del 19 ottobre 2018 presso il Dipartimento di Psicologia generale dell’università di Padova. Nove interventi ricchi di contenuti e una tavola rotonda come conclusione della manifestazione.

Esperienze non ordinarieDopo i saluti di Patrizio E. Tressoldi, Enrico Facco ha fatto un’introduzione generale su quelle che ha definito esperienze non ordinarie della mente (NOME), espressione da lui preferita a stati alterati di coscienza. Ha parlato, tra l’altro, di come percepiamo la realtà. Ha sottolineato, poi, come la scienza non abbia ancora chiarito i rapporti tra mente e cervello, tra mente e corpo, tra mondo esterno e mondo interiore. Ha enumerato le esperienze facendo notare come spesso si considerino nello stesso insieme stati patologici e stati fisiologici, e si è soffermato in particolare sulle esperienze di premorte, le cosiddette NDE (v. slide).
Gastone Zanette, responsabile del servizio di Anestesiologia presso la Clinica Odontoiatrica dell’Università di Padova, ha illustrato le cosiddette piante maestro e il loro uso da parte dell’uomo fino dall’antichità, facendo notare come nel mondo solo il 20-30 % delle persone si cura con la medicina, mentre il resto si rivolge alle medicine tradizionali.

Esperienze non ordinarieInes Testoni, professoressa associata al Dipartimento di Filosofia dell’università di Padova che si occupa di studi sulla morte e il morire, ha introdotto un lavoro condotto dai relatori che sono intervenuti dopo di lei riguardante presunti fenomeni di possessione.
Alex Vischio ha illustrato il lavoro e la sua metodologia, parlando di come le persone che hanno partecipato a questo studio si sono rivolte a loro, dopo aver consultato medici e psicologi senza aver risolto i loro problemi di disagio. Entrambi frati francescani, Paolo Floretta, psicologo, e Mario Mingardi, esorcista, hanno spiegato in che cosa è consistito il loro intervento con le persone che hanno richiesto il loro aiuto. Il primo ha utilizzato un questionario per conoscere i soggetti e le loro problematiche, l’altro ha spiegato in cosa consiste l’intervento dell’esorcista, facendo notare come solo il 98% delle persone non aveva avuto la necessità di ricorrere a lui.

Esperienze non ordinarieSimone Bianco in un breve ma esaustivo intervento ha illustrato le caratteristiche delle esperienze di premorte (NDE) e ha presentato una sua ricerca in merito. (v. slide)
Luciano Pederzoli, ingegnere, e Patrizio E. Tressoldi hanno riferito della loro ricerca sull’induzione tramite ipnosi di esperienze fuori dal corpo, le cosiddette OBE (Out of Body Experience) con quattro soggetti, e di canalizzazione (channeling) con due di loro. Lavoro davvero interessante e originale. (v. slide)
Fernando Sinesio, invece, ha parlato dei test a cui ha sottoposto alcuni medium per verificare le loro capacità e le loro affermazioni, seguendo un protocollo analogo a quello utilizzato da Julie Beischel nell’istituto da lei fondato per questi studi, il Windbridge Research Center. (v. slide)
Infine Gloria A. Baracco ha parlato del suo lavoro come psicologa dell’AUSL in sostegno alle persone che hanno subito un lutto o a malati terminali. (v. slide)

Esperienze non ordinarieLa giornata si è conclusa con una tavola rotonda in cui molte sono state le domande del pubblico. Da segnalare, poi, l’intervento di due giovani uomini che hanno raccontato la loro esperienza di premorte: il primo in uno stato di meditazione, l’altro nel momento di un attacco di cuore all’età di 17 anni.
Nel complesso, una giornata davvero interessante e ricca di spunti di riflessione, caratterizzata da una buona organizzazione, dalla scelta indovinata degli argomenti trattati, di non facile accettazione in ambito universitario, e dalla competenza dei relatori. Tranne la pausa pranzo, non c’è stata interruzione, ma l’avvicendarsi dei relatori e la loro capacità di relazionarsi con il pubblico ha fatto sì che non ci si accorgesse che il tempo passava.

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Per approfondire

Science of Consciousness Research Group (SOC)

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

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