Entità A – Vivere la “teoria”, non solo conoscerla



Nella vita dell’uomo ciò che conta sono le esperienze

In questo brano l’entità A, manifestatasi attraverso la medianità di Corrado Piancastelli, parla dell’importanza delle esperienze per l’evoluzione dello spirito. Nella vita ciò che conta non è «fare teoria, né apprendere alcunché», ma metterla in pratica.

(audio originale)




teoriaIo desidero ancora una volta sottolineare la necessità di vivere praticamente la teoria. Lo ripeterò sempre, perché lo spirito non viene in Terra per fare teoria, né per apprendere alcunché. Esso non ha bisogno della cultura dell’uomo e neppure delle sue sociologie, filosofie o psicologie. Tutti gli sforzi che voi fate nel costruire una cultura (che anche noi vi suggeriamo, per costruire un’altra cultura) mirano a dare allo spirito incarnato una misura e una direzione; ma non a quello disincarnato, che per sua buona sorte non ha bisogno di voi: guai se avesse bisogno dell’uomo.
Lo spirito ha un’altra "cultura", che poi è un’altra legge che non soggiace alle storicizzazioni, ma che è eterna. Le culture dell’uomo cambiano, continuamente, anche se per lunghi periodi restano stabili. Ne avete centinaia di diverse, di sottoculture di appoggio, con infinite gamme di varietà in una stessa cultura.

teoriaOgni paese (non ogni Stato) ha le sue regole e le sue culture. Lo spirito, invece, ha una sola Legge che, essendo perfetta, non può cambiare; e questa è la sua buona sorte. Lo spirito ha Dio che fa la Legge, l’uomo ha gli altri uomini. Ecco perché tutte le cose che voi ricercate, che voi costruite sulla Terra, appartengono esclusivamente al vostro mondo, e sono date, sono necessarie, perché attraverso di esse lo spirito comunque effettua le proprie esperienze. Guai a pensare che le leggi degli uomini possano però servire allo spirito! Servono solo quel tanto che fa scattare nello spirito la necessità dell’esperienza; solo in tale modo essa esperienza diventa patrimonio della sua evoluzione.

teoriaUn uomo che trascorresse tutta la vita soltanto a studiare e ricercare, senza vivere, non guadagnerebbe molto; ma uno spirito che vive molto e ignora moltissimo, acquista molto più di tanti altri. Ecco perché Cristo stesso diceva: «I poveri verranno in paradiso», alludendo al povero che vive indubbiamente intensamente la sua vita, non fosse altro che per la ricerca del cibo, il che dà all’essere indubbiamente un’esperienza notevole, perché riporta l’uomo ad una natura essenziale perduta: quella delle cose del mondo naturale che, per la sopravvivenza, lottano e vivono da sole.
Un principio-base, se consideriamo che accade spesso che gli esseri poveri sono coloro che raggiungono stadi evolutivi molto alti. In un certo senso, la vita molto comoda della civiltà che avete raggiunto, i progressi economici che avete ottenuto, vi hanno allontanato dalla ricerca vera e propria dell’uomo; e, certo, non è neppure pensabile di tornare indietro; è augurabile che invece la conoscenza di questo stato di cose induca l’uomo a vivere più intensamente le esperienze, perché è solo attraverso di esse che lo spirito acquista e conquista se stesso.

teoriaLe conclusioni di ogni periodo, della vita sociale, o di una vita umana, sono dunque sempre le medesime: necessità di superare le sovrastrutture per trovare la natura essenziale dell’uomo, che coincide sempre con lo spirito, con la spiritualità. Quanto più vivete la vostra natura interiore tanto più vi avvicinate allo spirito, che è sempre lì, in quel solito "luogo", nascosto nel profondo di voi stessi e che aspetta soltanto una mano per essere tirato più addentro alla coscienza, e per vivere un’esistenza universalizzata, meno contingente, meno rabbiosa, più altruista, più legata agli altri che a se stesso. Ecco, dunque, l’importanza della vita e dell’esperienza.

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

2 Comments

  1. cesare

    personalmente ho il dubbio che i messaggi dell’entità A siano il frutto di uno psichismo – non hanno lo spessore e la profondità dei messaggi del cerchio firenze 77.

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    1. Magicamente Colibrì
      Magicamente Colibrì

      Non so quanto tu conosca dell’entità A. I suoi messaggi e quelli del Cerchio Firenze 77 rappresentano due modi di espressione che si completano. Se ti basi su quello che ho pubblicato non hai un buon metro di paragone. Se non hai letto altro o poco, ti consiglio di approfondire; se poi hai letto di più e quindi non ne sei convinto, non saranno certo le mie considerazioni a farti cambiare idea. Secondo le entità del Cerchio per te vale quello che, a rigor di logica, ti convince di più. E devi vedere se è in linea con il tuo pensiero. Se non lo è, prima di accettarlo devi valutare bene il suo valore.
      Sul fatto dello “psichismo” il discorso è un po’ lungo e controverso. Comunque non è da escludere che, in generale, alcuni messaggi provengano dalla psiche del medium. In fondo egli è un corpo e uno spirito.

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