Avere delle esperienze…
Incertezze e timori sono comuni a tutti, anche a quelli che sembrano più sicuri di sé. Queste insicurezze e queste paure ci aiutano a progredire, perché ci inducono a riflettere su noi stessi e sulle situazioni che dobbiamo affrontare, sulle esperienze che dobbiamo vivere. Non sempre comprendiamo il perché di certi accadimenti, ma sono certa che tutto abbia un senso. Potremmo non conoscere mai questo significato, ma il nostro io più profondo sì.
Quella che segue è una comunicazione medianica inedita di Dali, una delle entità che si manifestavano attraverso la medianità di Roberto Setti del Cerchio Firenze 77, ed è rivolta a chi in certi momenti della vita si trova a dover superare ostacoli che sembrano insormontabili, a vivere esperienze difficili, ma utili per la crescita spirituale.
Il suo contenuto dovrebbe anche farci riflettere su un’altra verità: è umano sperare in un aiuto da parte di chi non è più con noi fisicamente, ma io credo che in tutti ci sia la forza per superare tutto ciò che ci si presenta nella vita. In certi momenti anche a me viene da chiederlo, perché non mi sembra di intravedere soluzioni, ma allo stesso tempo so che sono in grado di farcela da sola. Se aiuto c’è, è comunque previsto dalle leggi che regolano la vita tutta, e probabilmente arriva perché forse abbiamo compreso quello che dovevamo imparare.
Questo messaggio è valido per tutti, anche per chi non crede in una vita spirituale. Se questa non ci fosse, ci sono molti esempi nella storia dell’uomo che dimostrano che chi ha fiducia nelle proprie capacità e non si lascia abbattere dal pessimismo, è in grado di superare ogni ostacolo e che spesso da una cosa negativa nasce qualcosa di buono. Credo che molti lo possano testimoniare, anche se talvolta gli effetti positivi possono presentarsi molto tempo dopo.
Avere delle esperienze, figli, significa avere un peso, anche di gioia…, molte volte di tensione, di incertezza, di preoccupazione sull’esito. Questo significa non poter toccare – da parte nostra – la sfera della vostra esperienza. Noi vorremmo tanto, quando vi vediamo preoccupati, pensierosi sull’incerto concludersi dell’evento, vorremmo tanto potervi rassicurare; annulleremmo, con le nostre parole, quel peso di incertezza e di timore che invece deve parlare all’intimo di voi stessi; che è un fermento per la vostra evoluzione, il vostro sviluppo, la vostra crescita. Che può apparentemente essere una prostrazione per la creatura, ma che serve invece alla parte più sottile, più alta e più vera di lei stessa.
Ecco che, oh figli cari nostri, rassicurandovi sull’esito delle vostre incertezze, noi distruggeremmo questo sottile e prezioso processo, quest’opera naturale, che viene da Dio; e per questo motivo, quasi sempre, non possiamo dirvi, rivelarvi il vostro avvenire, quando il farlo significherebbe appunto operare contrariamente al senso, alla portata, al valore dell’esperienza che state vivendo.
Ma noi vogliamo anche infondervi fiducia e darvi la sicurezza che quanto accade, accade perché voi state annullando qualche legame, qualche debito che dovevate pagare, che avete contratto in un’epoca passata; e che noi – anche se non ve ne parliamo – vi teniamo per mano, vi sosteniamo in questo sentiero di incertezza e di sofferenza. Siate sicuri, siate sereni! Abbiate speranza e fede che tutto, alla fine si compirà per il vostro bene. E che la vostra incertezza sarà in qualche modo ripagata e dimenticata.
La pace sia con voi e con tutti gli uomini, figli cari.
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