Saracinesche dipinte: arte o deturpazione?



Girando per le strade di alcune città può capitare di vedere saracinesche dipinte che riprendono le attività svolte nei negozi corrispondenti. Ciò accade anche a Bologna la cui amministrazione comunale nel 2009 in accordo con l’Università diede il via al progetto SiAmoBo. Ideato con l’intento di contrastare il degrado della zona universitaria, il progetto prevedeva, tra le altre iniziative, di far dipingere ai writers le saracinesche delle attività commerciali.

Non so se le saracinesche fotografate da me questa mattina facevano parte del progetto o se sono state dipinte successivamente. Alcune mi sono davvero piaciute ed ho fatto così una ricerca su Internet, trovando che anche a Roma e Milano molti negozianti hanno scelto di non avere saracinesche di un unico colore (di solito il grigio). Nella mia ricerca ho trovato però anche pagine in cui si accusano i commercianti (e le amministrazioni o gli enti che l’hanno permesso) di deturpare i centri storici e di cambiare il volto delle città in modo arbitrario quando invece dovrebbero essere le Soprintendenze a decidere sul decoro della città.

Non entro nel merito delle responsabilità e delle leggi sul decoro, posso solo affermare che queste saracinesche danno colore agli edifici e alle strade. Ritengo sia giusto che ci siano enti che regolamentino scelte analoghe a queste, perché la tutela degli edifici è importante, ma credo anche che certe espressioni artistiche possano contribuire a valorizzare il nostro patrimonio.

Mi piacerebbe conoscere il parere di chi approda a questa pagina, che sarà ovviamente diviso tra chi apprezza queste iniziative e chi no, tra chi considera che questi dipinti siano opere artistiche e chi no. Per me alcuni di essi lo sono.

Per approfondire

In giro per l’Italia

Saracinesche a Barcellona

Saracinesche a Milano

Saracinesche a Roma

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

4 Comments

  1. fabrizio bianucci

    Ottima idea, cara ideatrice di Magicamente Colibrì, quella di dedicare spazio anche a queste cosette, che sono comunque espressione d’arte a tutto tondo ed estrinsecazione anche del “sentire” dell’artista… Sono inoltre utili, le saracinesche dipinte,per scoraggiare i c.d. writer metropolitani ( che, a volte, solo a volte beninteso, dimostrano seppur molto illecitamente la loro arte: recentemente a Milano la giurisprudenza è orientata verso il reato di “‘associazione per delinquere” quando gli writer operano in team – cosa che avviene quasi sempre e per es. nei depositi della metropolitana,sui vagoni!…oltre a tutti gli altri reati compiuti con il loro writing) che, rispettando un loro codice deontologico, evitano di deturpare i lavori dei loro colleghi diciamo in positivo e commissionari del proprietario. Provato direttamente ai tempi del mio locale Mangiafuoco ( tra l’altro a saracinesca abbassata era apprezzato strumento di pubblicità riprendendo il tema del nostro particolare ingresso ricavato da una vera botte) con buon successo e apprezzamento. (f.bia, Milano)

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    1. Magicamente colibri
      Magicamente colibri

      Grazie, Fabrizio. Ho voluto inserire queste fotografie perché la possibilità di dipingere le saracinesche debba essere presa in considerazione. Ritengo sia giusto che i nostri centri storici siano tutelati e preservati, ma un tocco di colore non guasta. Bisogna comunque porre delle regole.

      Reply
  2. fabrizio bianucci

    Battuta: la differenza ( senza offesa ) tra un ingegnere e un architetto, sai qual è?
    l’ingegnere vede in B/N, l’architetto a COLORI! oppure, affondo ancor di più il coltello… L’ingegnere vede il mondo col teleobiettivo, l’architetto con un grandangolo!
    La vita deve essere SEMPRE colorata, anche in rebus adversis.
    Ciao e ancora grazie per la pubblicazione del commento qui sopra.

    Reply
    1. Magicamente colibri
      Magicamente colibri

      Per quanto riguarda la prima differenza potrei quasi essere d’accordo. L’ingegnere non deve colorare, il suo mondo è in B/N. Però non direi che tutti gli architetti vedono a colori. 😉

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