Meditazione: la via privilegiata per l’autoconoscenza



Un Congresso sulla meditazione a Padova

Meditazione: la via privilegiata per l’autoconoscenza è il tema di un Convegno organizzato dal Science of Consciousness Research Group, un gruppo di ricerca creato da docenti dell’università di Padova, tra i quali figurano Enrico Facco, anestesiologo, e Patrizio E. Tressoldi, ricercatore presso il dipartimento di Psicologia della stessa università.
L’evento si è svolto nell’arco della giornata del 5 aprile 2019 presso il Dipartimento di Psicologia generale dell’università di Padova. Cinque le relazioni presentate, una tavola rotonda e a conclusione un concerto tradizionale giapponese.

Dopo un saluto di benvenuto di Patrizio Tressoldi è seguito un breve intervento di Antonio Paoli, delegato al Benessere dell’Università di Padova, che ha spiegato la politica dell’ateneo veneto per il benessere dei suoi studenti con iniziative di sport e, appunto, di benessere.

meditazioneQuindi si è passati al tema specifico del Convegno con l’intervento (slidevideo) di Enrico Facco, che ha illustrato in maniera esauriente che cosa sia la meditazione e quali siano le sue varie sfaccettature. Dopo aver spiegato che la meditazione rientra in quelle che definisce più propriamente esperienze non ordinarie di coscienza e non stati alterati di coscienza, (come le esperienze perimortali – le cosiddette NDE -, le allucinazioni, il coma), ha indicato le tecniche di meditazione relative a diversi ambiti culturali. Si è soffermato in maniera particolare su quelle orientali, illustrandone le caratteristiche. Quindi ha raffrontato le tecniche meditative con l’ipnosi. Infine ha spiegato come la meditazione non possa «ridursi a una tecnica per compensare disagi fisici e psicologici. è la via per: 1) l’emancipazione; 2) la liberazione dagli attaccamenti; 3) l’illuminazione; 4) la via del kashf – liberazione da Maya – liberazione dall’ego; 5) la conoscenza della realtà della Realtà». Intervento ricco di informazioni e spunti di riflessione.

meditazioneHa quindi preso la parola Gianfranco Bertagni, laureato in filosofia e specializzato in storia delle religioni, interessato tra l’altro al rapporto tra mistiche d’oriente e mistiche d’occidente, di filosofia delle religioni e della mistica, di psicologia transpersonale e del rapporto tra talune correnti spirituali e la psicoterapia. Il suo intervento (video), dedicato a Meditazione come pratica di s-conoscenza ha spiegato quali siano le caratteristiche della meditazione soprattutto in ambito orientale (in particolare induista e buddista), intesa non come conoscenza di sé a cui spesso è associata. Ha poi illustrato le varie interpretazione di cui è stata oggetto e spiegato come essa sia una conoscenza priva dei saperi, una pratica di liberazione, una realizzazione dalla mente, e non una terapia per far stare bene la mente.

L’ultima relazione (slidevideo) della mattinata è stata quella di Antonino Raffone, del dipartimento di Psicologia dell’università La Sapienza di Roma. Intitolata Insight sui meccanismi della meditazione da studi fMRI, EEG e MEG con monaci buddhisti Theravada ha esposto i risultati di un’indagine sugli effetti fisiologici nel cervello di persone che praticano abitualmente la meditazione paragonati a quelli di un gruppo di controllo, accompagnandoli da illustrazioni esemplificative.

Dopo la pausa pranzo – l’unica interruzione della giornata – è stata la volta del Maestro Zen Tetsugen Serra che ha parlato di La meditazione Attiva Zen: I Koan illustrandone le caratteristiche dello Zene citando alcuni esempi di Koan (video). Questi ultimi definiscono lo zen ma non hanno una definizione propria, in quanto possono essere storie, brevi frasi che inducono a porsi domande e a riflettere e sono utilizzati da un Maestro per far percorrere la via della meditazione al proprio allievo.

meditazioneL’ultima relazione (slidevideo) è stata tenuta da Cristiano Crescentini, ricercatore in psicobiologia e psicologia fisiologica, e Andrea Paschetto, psicologo, che da tempo effettuano studi sulla mindfulness per l’università di Udine e di cui hanno trattato in La meditazione orientata alla mindfulness nella ricerca psicologica e in ambito educativo. I due ricercatori hanno parlato delle loro indagini sull’applicazione della mindfulness in ambito scolastico. Crescentini, dopo aver affermato che la mindfulness è uno stato mentale non facile a definirsi, ha descritto la metodologia e gli scopi del loro studio. Paschetto si è invece soffermato sulle difficoltà organizzative nel proporre la loro indagine, ma anche sui riscontri e i risultati positivi ottenuti nonostante le resistenze di chi non conosce appieno l’argomento.
La giornata si è conclusa con una tavola rotonda in cui hanno avuto spazio le domande del pubblico, a cui è seguito un concerto con i Munedaiko, unn gruppo di percussione tradizionale giapponese.

Come il convegno organizzato nell’ottobre 2018 una giornata ricca di contenuto che ha permesso di conoscere alcuni aspetti della meditazione. Altro ci sarebbe stato da dire, secondo il mio parere, soprattutto delle tradizioni occidentali, ma mi auguro che ad esse sia dato spazio in un’altra occasione.

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Per approfondire

Enrico Facco: Meditazione e ipnosi. Tra neuroscienze, filosofia e pregiudizio, ed. Altravista 2014

Video dell’intervento di Enrico Facco

Video dell’intervento di Gianfranco Bertagni

Video dell’intervento di Antonino Raffone

Video dell’intervento di Tetsugen Serra

Video dell’intervento di Cristiano Crescentini e Andrea Paschetto

Science of Consciousness Research Group (SOC)

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Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

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