Marco Bay crea giardini e paesaggi disegnando con gli alberi
Marco Bay è un architetto che, come ama definirsi, disegna con gli alberi, cioè crea o trasforma spazi verdi per privati ma anche per pubbliche amministrazioni. Fin da bambino la natura lo ha affascinato e quando ha discusso la sua tesi di laurea sui giardini creati dall’architetto inglese Sir Geoffrey Jellicoe c’è stata «la svolta definitiva in verde». Da quel momento una passione è diventata una professione, come qualche volta accade.
Nel capitolo introduttivo, intitolato "Camaleonte", afferma che il suo libro Disegnare con gli alberi «è il piccolo racconto delle esperienze di un architetto che disegna con gli alberi. L’ho scritto come se fosse stato il disegno di un giardino. E, come un giardino, non è mai finito. Con la natura non si finisce mai. Perché davvero non basta una vita per fare un giardino».

Le palme di Piazza Duomo a Milano
Per far conoscere il suo lavoro, Marco Bay racconta come è nato il suo amore per la natura e i singoli processi che portano dall’ideazione alla realizzazione di un progetto. Lo fa in maniera lieve, con una prosa a tratti poetica. Con naturalezza elenca alberi, erbe, verdure e fiori, riuscendo a far vedere con la mente il loro aspetto, i loro colori e i loro profumi. Descrive i suoi lavori, le difficoltà e le soddisfazioni nell’eseguirli e nel rapportarsi ai committenti, così come i progetti che, per burocrazia o contrattempi, sono rimasti nel cassetto in attesa di essere portati a compimento.

Giardino di Palazzo Reale a Milano – foto di Luisella Rosa
Nell’ultimo capitolo Marco Bay parla del luogo a lui più caro, il suo rifugio dalla vita frenetica di città, e cioè una casa con annesso terreno e bosco, raggiungibile a piedi o in motorino. Ha modellato il paesaggio intorno trasformandolo e recuperando ciò che poteva essere recuperato. Riesce a condividere con il lettore i suoi sentimenti, tradotti in parole che sembrano poesia, e a fargli percepire l’atmosfera di questo luogo, descritto con i suoi colori, i suoi profumi e i suoi suoni tanto da renderlo magico.

Giardino di via Turati a Milano – Foto di Laura Pirovano
Questo non è un libro indicato solo a chi si interessa di architettura di giardini, di paesaggio o di botanica, ma anche a tutti coloro che vogliono vivere un momento di magia e di poesia. Inoltre permette di conoscere un lavoro che, nonostante si pensi riservato ad un pubblico ristretto, in diverse occasioni viene svolto per la collettività. Basti pensare alla creazione o trasformazione di parchi pubblici o di spazi verdi che completano architetture di pubblica utilità.
Infine, chi legge vorrebbe poter continuare a vivere e a sognare con Marco Bay, perché, davvero «un giardino non è mai finito. Con la natura non si finisce mai».

Viridarium – giardino temporaneo a Palazzo Reale – progetto di Marco Bay
Il libro
Marco Bay: Disegnare con gli alberi. Storie di giardini, ed. Mondadori, Milano 2018
L’autore
Marco Bay, architetto, paesaggista si è laureato con una tesi sui giardini ideati da Geoffrey Jellicoe. È autore di progetti e realizzazioni in Italia e in Europa per aree pubbliche e private. Ha tenuto lezioni e conferenze, ha collaborato con le più note riviste di architettura. Attualmente ha una rubrica sul periodico Ville e giardini.
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Per approfondire
Sito di Marco Bay
Video in cui Marco Bay parla del suo disegnare con gli alberi
Intervista a Marco Bay: Architetto dei giardini, di Miki Solbiati e Marta Tonetti (da Not only magazine)
Un piccolo giardino in via Turati, di Laura Pirovano (dal blog Giardini di viaggio)
Il giardino di Palazzo Reale a Milano (dal blog Foto-diario di una giardiniera curiosa di Luisella Rosa)
Viridarium (dal blog Foto-diario di una giardiniera curiosa di Luisella Rosa)
Primavera futurista (dal blog Foto-diario di una giardiniera curiosa di Luisella Rosa)
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