Gianni Maiotti e la Milano di una volta




Gianni Maiotti e la sua arte

Gianni MaiottiGianni Maiotti (1938-2009) è giustamente ritenuto l’Edward Hopper di Milano, pittore, poeta, illustratore, collezionista di foto di Milano, famosissimo grafico pubblicitario di professione.
Per caso mi sono imbattuto in questo grande artista milanese nato nel 1938 a Cassina de’ Pecchi conoscendo il figlio Maurizio tramite un suo post su Facebook ; mi sono innamorato subito di questo personaggio e pertanto mi sono letteralmente “fiondato” subito a casa del figlio per acquistare una copia del libro del papà (in origine catalogo di una mostra pittorica) edito nel 2009 con il titolo Ho dipinto una sola estate.

Gianni MaiottiI suoi quadri […] sono di una originalità delicata che fanno entrare il lettore nella storia… ancora prima di iniziare la storia. Gianni Maiotti dipinge quasi esclusivamente Milano, la città dove è nato e dove sempre è vissuto. Anche quando ritrae figure umane lo sfondo – che, a volte, può essere una semplice finestra – è comunque uno sfondo pensato con riferimento a Milano

ha perfettamente scritto un recensore sul web (Zam).

Gianni Maiotti, l’Edward Hopper di Milano

Gianni MaiottiViene chiamato scherzosamente l’Hopper della Bovisa (nota zona ex industriale di Milano), riferendosi al grande pittore statunitense.
Come Hopper, il miglior pittore realista americano del XX secolo, «Gianni Maiotti ama i colori netti e una pittura precisa, geometrica sempre ben definita». Ama ritrarre la solitudine, la malinconia con una ripetizione degli stessi soggetti: scenari urbani desolati, distributori di benzina, negozi – alcuni dei quali con le saracinesche abbassate -, scorci diurni e notturni di città, interni di bar, figure immobili e spesso isolate, donne che guardano fuori dalla finestra, donne di spalle, insegne pubblicitarie vintage, vie e viali come cristallizzati in un attimo fuori dal mondo dei vivi. E anche quando il Maiotti dipinge più di una figura, si limita ad accostare pochissimi personaggi che, pur essendo gli uni accanto agli altri, a volte non interagiscono tra loro, vicini fisicamente, ma distanti con la mente, esseri umani incapaci di comunicare e chiusi dentro spazi vuoti.

Gianni MaiottiAppaiono strade oggi altamente trafficate (vedasi per esempio il quadro sui tre tunnel del ponte ferroviario di viali Forlanini, Corsica) ritratte in un tempo-non-tempo, abbandonate in una solitudine surreale che però affascina non poco; negozi, botteghe di bar e trattorie, figure di innamorati illuminati da un lampione sotto il grande manifesto di una réclame del panettone, tram nella notte che voltano in strade deserte, senza auto parcheggiate, quasi fossero guidati da manovratori fantasma nella ghost city di Ai Confini della Realtà (nota serie tv americana in B/N della fine anni ’50, l’originale di Rod Serling) e il tutto in forti contrasti tra luci e ombre, dai «colori freddi dell’azzurro a quelli caldi del rosso» in un mondo pittorico fatto di «solitudini e sospensioni».
Il maestro Maiotti ci ha regalato meravigliosi squarci di una Milano che non c’è più fisicamente, ma che è ben registrata nella nostra memoria.
Peccato solamente che dal 2009 si sia spostato "nella stanza accanto" a dipingere ben altri luminosi spazi.

Nota: le immagini sono tratte dal volume Ho dipinto una sola estate

Per approfondire

Gianni Maiotti: Ho dipinto una sola estate, ed. Carte Scoperte 2009

Foto di alcuni quadri di Gianni Maiotti

Video di alcune opere di Gianni Maiotti

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

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