Claudio e Dali – Egoismo e altruismo



Egoismo: il più forte supporto per imparare ad amare

Quelle che seguono sono comunicazioni medianiche di Claudio e Dali, due delle entità che si manifestavano attraverso la medianità di Roberto Setti del Cerchio Firenze 77. In entrambe si parla dell’importanza dell’egoismo nella vita dell’uomo sia nella conoscenza di se stessi sia nella comprensione di cosa è l’amore.
Nel primo brano Claudio ci esorta a conoscere noi stessi e quindi a capire l’influenza dell’egoismo nella nostra vita. Nel secondo Dali invece afferma che «l’egoismo… è il mezzo naturale mediante il quale l’uomo scopre di essere l’indivisibile e indivisa parte di un Tutto-Uno». L’egoismo è quindi la prima tappa del lungo percorso che lo spirito percorre per comprendere la sua natura divina.
In questi messaggi, poi, viene ribadita l’importanza e la necessità dell’esperienza per comprendere le leggi che governano l’universo, perché per quanto leggiamo o ascoltiamo parole di altri, fino a che non sperimentiamo direttamente, non arriviamo a comprendere il significato delle cose. Claudio dice «Ascoltate con speranza e paura, ma non sapete comprendere», perché comprendere, dal latino cum + prehendere, significa prendere con sé, nel senso di interiorizzare qualcosa, farla propria. Pertanto solo quando prenderemo con noi, dentro di noi, cioè quando la interiorizzeremo, faremo nostra qualsiasi conoscenza. E solo l’esperienza ce lo permette.

egoismo

Claudio

È necessaria una chiarificazione: alcuni di voi, che hanno avuto la possibilità di assistere ad altri incontri per mezzo di altri strumenti, avranno notato che il nostro insegnamento segue un’impronta diversa. Chi si avvicina a noi deve avere ben compreso tutto ciò; e perché questo sia ben chiaro, ascoltate: l’uomo è definito, molto giustamente, piccolo Kosmo, perché l’uomo è la sintesi, il riassunto del tutto. Ora egli deve essere conscio di tutto ciò, deve capire che, come nella catena degli universi v’è il Logos massimo, considerato come il centro ideale di tutti questi universi, ossia il massimo grado di spiritualità concepibile all’uomo, così in se stesso è la stessa presenza. Conseguenza di tutto quanto gli viene detto ed insegnato, l’uomo lo può trovare in se stesso; purtroppo, però, l’umano volge altrove la sua attenzione, si sente distinto da tutto quanto lo circonda, e, in questo senso di separatività, nasce l’egoismo causa di tanti mali.

egoismo

Alcune Entità vi ripetono insegnamenti di altruismo, vi esortano ad amare, perdonare: ma tutte queste, purtroppo, rimangono parole. Voi soffrite e la ricerca di conforto vi fa attaccare a chi credete possa liberarvi da questa sofferenza. Ascoltate con speranza e paura, ma non sapete comprendere. Se vi sembra che colui che parla soddisfi i vostri desideri, lo ascoltate, altrimenti continuate a cercare chi possa farlo, perché la maggior parte di voi ciò che desidera è soddisfazione sui vari piani. Voi stessi siete la causa delle vostre sofferenze e solo voi stessi potete porre termine ad esse. Gli insegnamenti di altruismo che vi sono dati, purtroppo, rimangono parole: potete saperli a mente ma non sono trascritti entro di voi, non vi hanno mutati. Cosa può mutarvi oltre che l’esperienza? La conoscenza dì se stessi: e non mi stancherò mai di ripetervelo, conoscere sino a che punto l’egoismo vi spinga ad agire, comprendere e superare i vostri vizi, le vostre passioni e, sopratutto, rivolgere la vostra attenzione dal mondo dell’irrealtà all’intimo vostro, sorgente di ogni vostra liberazione. Così, fratelli, noi vi parliamo di altruismo, vi parliamo della vostra natura, di quanto vi circonda, delle opere dei Maestri; vi spieghiamo i significati esoterici delle Scritture, delle opere ermetiche per farvi comprendere che coloro, i quali hanno fatto tutto ciò, hanno trovato entro di loro questi tesori e, come loro, voi potete trovarli. Così l’impronta del nostro insegnamento si riassume in poche parole: conosci te stesso. Non attendete che vi sia dato; difficilmente ciò che vi è dato e che voi non avete trovato o ritrovato entro voi stessi ha per voi valore.

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Dali

Parlerò infine del più forte supporto che la natura dà all’uomo per insegnargli ad amare: l’egoismo. La natura di tale supporto è diversa da quella degli altri, quale l’istinto sessuale o la maternità. Questi ultimi sono infatti conferiti, sono cioè condizioni particolari che, al limite, in qualche incarnazione e per speciali ragioni, possono anche non essere date. Mentre l’egoismo è automatica conseguenza dell’essere uomo, cioè del concepire se stessi separati, del considerarsi inseriti in una realtà strutturata in io e non io.
L’egoismo non è qualcosa che l’uomo può non avere, come l’istinto sessuale o l’istinto materno. L’egoismo l’uomo non l’ha solo quando non è più uomo, quando l’ha cioè superato e vive altruisticamente. E mentre l’evoluto può avere ancora l’istinto materno e quello sessuale, anche se divenuti inutili poiché egli ha già imparato la lezione che dovevano insegnargli, invece non avrà più l’istinto egoistico. Sembra un paradosso: l’amore di sé per imparare ad amare gli altri; ma pure, se vi osservate con attenzione, dovete concludere che ciò è profondamente vero.
Se l’uomo non avesse il desiderio di possedere beni materiali, se non cercasse di mettersi in evidenza fino ad essere celebre, se non volesse accaparrare amicizie importanti, insomma se in varie forme non cercasse di carpire qualcosa degli altri per arricchire se stesso ed il suo mondo, l’uomo sarebbe una cittadella chiusa in se stessa, inviolabile anche dagli attacchi esterni.

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Se non vi fosse il desiderio di contrarre relazioni coi propri simili, sia pure dettato da ragioni egoistiche, l’uomo non incorrerebbe in quelle esperienze che a lungo andare totalmente lo trasformano, perché non vivrebbe.
Può sembrare curioso il fatto che la natura dia all’uomo, in modo congenito, una visione della realtà diametralmente opposta a quella che, poi, alfine, troverà; e ci si può chiedere come mai, in modo congenito, non dia invece la giusta concezione altruistica. La risposta è che tutto quanto la natura attribuisce in modo automatico non è patrimonio della coscienza. Mentre il fine dell’esistenza di ogni essere è la costituzione della Coscienza Assoluta.
Dall’incoscienza alla assoluta coscienza è la via dell’individualità, in cui sono collocati individui che esprimono, manifestano gradi di coscienza sempre più onnicomprensiva.
L’egoismo, che è incoscienza anche quando è perfettamente consapevole, è il mezzo naturale mediante il quale l’uomo scopre di essere l’indivisibile e indivisa parte di un Tutto-Uno. Questa "scoperta" dona uno slancio incondizionato, un trasporto da nulla arrestato, un’effusione che non conosce dubbi nei confronti di tutti gli altri esseri. Un tale intimo sentire, di cui l’uomo inizialmente può conoscere solo frammenti, è qualcosa di simile all’amore più grande che l’uomo possa provare; benché l’amore umano, al confronto, sia come la luce di una favilla rispetto al fulgore del sole più luminoso.

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Il Cerchio Firenze 77 è presente in Internet con la pagina Cerchio Firenze 77 e su Facebook con la pagina Cerchio Firenze 77 e con il gruppo Amici del Cerchio Firenze 77 gestiti da Umberto Ridi.

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.