La medianità musicale di Rosemary Brown



Le musiche ispirate a Rosemary Brown da musicisti defunti

Rosemary Brown (1916-2001) è conosciuta nell’ambito della medianità artistica per aver trascritto musica ricevuta da noti musicisti defunti. Fin dall’infanzia ha manifestato facoltà medianiche, con la visione di entità spirituali e con doti intuitive moto spiccate.
All’età di sette anni le comparve Franz Liszt che le rivelò che quando sarebbe cresciuta sarebbe tornato per dettarle della musica. Fu solo nel 1964, qualche anno dopo la morte della madre e del marito, che Liszt mantenne la promessa. Col tempo, Rosemary divenne nota in tutto il mondo, partecipando a diverse trasmissioni radiotelevisive e raccontando con semplicità la sua storia.

Rosemary Brown

Rosemary Brown a 28 anni

Di lei e della sua produzione artistica si sono interessati sia musicologi e musicisti di fama sia parapsicologi. Tra i primi c’è chi ha apprezzato la sua musica, come Henry Searle e Leonard Bernstein, e chi non l’ha considerata di alcun valore, come André Previn. Nessuno si è pronunciato sulla possibile origine spirituale dei brani da lei trascritti, non potendo valutare appieno le sue conoscenze in campo musicale, tuttavia c’è chi ha dichiarato che se le sue basi musicali non fossero state sufficienti a scrivere quelle opere, allora non si saprebbe come spiegarne razionalmente l’origine. Alcuni brani da lei trascritti, oltre ad essere eseguiti da musicisti conosciuti al pubblico, come Peter Katin (vedi), sono stati anche incisi su dischi mentre alcune delle partiture sono state pubblicate.

Rosemary Brown

Peter Katin

Tra i parapsicologi che si sono occupati di Rosemary, l’olandese W.H.C. Tenhaeff l’ha sottoposta a test psicologici e psichiatrici, affermando che «il caso di Rosemary Brown, a mio parere, appartiene a quelli che per noi rimarranno nell’incertezza se sia applicabile l’ipotesi spirituale. Come ho detto altrove, io in principio non rifiuto l’ipotesi spirituale nel caso di Rosemary e di altri, ma il non-rifiuto e l’accettazione non sono sinonimi. Io sono, però, pienamente convinto che l’origine delle sue composizioni possa essere oggetto di un’indagine approfondita. L’inizio c’è stato. Rosemary Brown era in Olanda poco tempo fa, e noi abbiamo colto l’occasione della sua visita per sottoporla ad un preliminare esame psicologico e psichiatrico. Il risultato ha mostrato che abbiamo a che fare con una donna equilibrata e non preoccupata di diventare famosa».

Rosemary Brown

Franz Liszt

Liszt era alla guida del gruppo dei compositori che si sono avvicendati nella storia medianica di Rosemary. Li accompagnava sempre al primo incontro, rimanendo in disparte in quelli successivi e controllando che le comunicazioni procedessero bene.
Oltre a lui, si manifestavano Chopin, Schubert, Beethoven, Grieg, Berlioz, Rachmaninoff, Monteverdi, Schumann, Bach e Brahms. Ognuno di loro ha avuto un rapporto diverso con lei, come avevano caratteri e atteggiamenti diversi nei suoi confronti, così come utilizzavano modi diversi per comunicarle la musica. Loro scopo era di far capire all’uomo che la vita non termina con la morte e che questa non è altro che un cambiamento di stato di coscienza.

Rosemary Brown

Partitura di Grübelei, brano ispirato da Liszt

Alcuni dei brani ricevuti medianicamente da Rosemary Brown e interpretati dal pianista inglese Peter Katin.


Peter Katin esegue una Bagatelle ispirata da Beethoven


Peter Katin esegue "Grübelei" ispirata da Liszt


Peter Katin esegue un Valzer ispirato da Brahms



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Convegno su "L’Arte medianica" – Bologna 27 maggio 2017

Per approfondire

Gli Atti del Convegno su "L’Arte medianica", che comprendono anche la relazione sulla medianità musicale (diversa dal testo qui presentato), sono stati pubblicati in un volume disponibile su IBS oppure su Unilibro oppure su Libreriauniversitaria.it

Immagini collegate alla relazione sul caso di Rosemary Brown al Convegno su "L’Arte medianica", tenutosi a Bologna il 27 maggio 2017

I disegni medianici di Claudia Ferrante (video)

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

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