Esperienza fuori dal corpo (OBE) o sogno lucido?


Uno stato di coscienza fuori dalla norma

Esperienza fuori dal corpo (OBE) o di sogno lucido è quella che nel 2003 ha fatto Paola (il nome è fittizio), un’amica di Claudia Ferrante, tra le cui carte ho trovato il resoconto seguente, che mostra una certa fusione tra le caratteristiche dei due fenomeni. Ciò non è inconsueto perché il confine tra i due – come ho scritto in un articolo dedicato ai sogni lucidi – è talvolta labile.
Paola ha avuto la sensazione di essere al di fuori del suo corpo fisico e ha percepito il suo rientro, come nelle OBE, ma è stata in grado di controllare le sue azioni, come nei sogni lucidi. Ha cercato di interagire con il compagno che vedeva dormire, ma era consapevole che ciò l’avrebbe indebolita, cosa che ricorda che nei sogni lucidi il soggetto sa che certe azioni possono far terminare l’esperienza. Ha volato, elemento comune ai due fenomeni, mentre ha avuto la percezione tattile del gatto e la visione di una luce soffusa che si irradiava da una statuetta. Entrambi sono inusuali, anche se le percezioni sensoriali che si hanno nelle OBE e nei sogni lucidi sono analoghe, se non più spiccate, a quelle dello stato di veglia. Come nei sogni lucidi ha voluto rendersi conto di non stare sognando, perciò ha toccato il gatto e il soffitto verso il quale si è sentita proiettata.
Al di là delle interpretazioni che se ne possono dare, è sempre interessante leggere testimonianze come questa, che ci fanno capire quanto poco conosciamo sulla coscienza e quanto poco comprendiamo i meccanismi del nostro interiore.
Ecco dunque la testimonianza di Paola.

In occasione del Natale di quest’anno [2003, n.d.a.] ho ricevuto in dono da parte di Claudia una bellissima statuetta che raffigura l’Arcangelo Michele. Si tratta di un dono molto "speciale" e per me di inestimabile valore spirituale. Riporto qui quanto ho annotato la mattina del 21 dicembre dopo l’esperienza che ho fatto durante la notte.
Prima di coricarmi, ieri sera, mi sono raccomandata a san Michele che mi aiutasse a rischiarare il "buio" che avevo intorno (un’atmosfera negativa in casa molto pesante).
Non so da quanto tempo stessi dormendo, forse non da molto.
Mi sono ritrovata in uno stato strano, una dimensione diversa (ma non direi onirica) e trasportata al piano inferiore della mia casa, precisamente ero "andata" in cucina. Volavo. Almeno avevo la sensazione di essere staccata da terra.
Ero incuriosita da quello che sperimentavo. Lì in cucina ho visto uno dei miei gatti. Siccome i gatti stanno tutti in magazzino e non possono entrare (per via del cane), credo che quella presenza nella dimensione speciale in cui ero non fosse un gatto, anche se io lo vedevo così.
Ho deciso di avvicinarmi e ho volato orizzontalmente sul pavimento all’altezza del gatto, l’ho toccato per vedere se io fossi trasparente, l’ho sentito al tatto e lui mi ha fatto le fusa.
Dopo questo contatto, dal livello in cui ero (poco staccata dal pavimento), mi sono sentita proiettata fino al soffitto che ho toccato più volte (per assicurarmi che non fosse un sogno, almeno così pensavo).

esperienza

In ogni caso, se si è trattato di un sogno, l’esperienza è stata stranissima. Ho avuto l’impressione di essere fuori dal corpo.
Dal soffitto, mi è sembrato di poter riprendere il controllo e sono riuscita ad arrivare a circa un metro dal pavimento. Ho deciso di andare nuovamente su in camera da letto, perciò mi sono diretta (sempre senza toccare terra e orizzontalmente) verso la scala e ho volato su veloce.
Scivolando, fluttuando su per la scala (che era ovviamente al buio), già scorgevo una luminosità provenire dalla camera da letto.
Fatta una curva ed entrata nella camera ho visto che quella luminosità (dorata con sfumature arancioni) proveniva dalla statuetta dell’Arcangelo Michele posta sul mio comodino. La luce irradiava gran parte della camera (luce soffusa ma non forte).
Ora mi trovavo in piedi staccata da terra. Volevo da lì chiamare il mio compagno, Riccardo, che vedevo dormire, per mostrargli come riuscivo a rimanere sollevata da terra, ma ero consapevole che, sforzandomi di chiamarlo, sarei uscita da quella dimensione (mi indebolivo in un certo senso).
Comunque ho chiamato due volte cercando di non aprire troppo la bocca, per non rovinare quel momento… ed ecco che mi sono ritrovata improvvisamente nel corpo nel letto. Mentre ero "fuori" non ho notato se il mio corpo era nel letto mentre ho visto bene quello di Riccardo.
Negli attimi subito dopo il mio risveglio ho realizzato meglio il significato del "sogno" o visione (non so come definire): quella luce non mi aveva particolarmente stupito, ma al mio risveglio in questa dimensione, il suo significato mi è divenuto chiaro lasciandomi la sensazione interiore della certezza di essere protetta e di aver sperimentato uno stato di coscienza fuori dalla norma.

esperienza

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

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