Ugo Janni e “L’idea cristiana dell’aldilà”



L’aldilà nelle parole di un pastore valdese

Ugo JanniIl libro di Ugo Janni L’idea cristiana dell’aldilà riproposto quasi un secolo dopo la sua prima pubblicazione, avvenuta nel 1923, si presenta come un volumetto (consta di poco più di cento pagine) essenziale nella sua schematicità, ma ricco nel contenuto. Lo è perché l’autore, persona molto nota in ambito protestante (appartenente prima al filone del vetero-cattolicesimo e poi per diversi decenni fino alla morte alla Chiesa Valdese), espone con rigore, e in maniera sintetica, ciò che emerge dalla lettura dei Vangeli e della Bibbia sulla vita dopo la morte. Lo fa soprattutto nei primi e negli ultimi capitoli del libro. Nella parte centrale, invece, confuta posizioni della Chiesa di Roma, dimostrando, come in altre sedi, la sua forte avversione nei confronti del dogmatismo clericale "papista". Tuttavia, se avesse scritto oggi, alcune argomentazioni sarebbero venute meno, in quanto la Chiesa, rispetto ad allora ha subito un certo cambiamento. Altre, invece, sarebbero rimaste, ma non è qui la sede per discuterne.

Ugo JanniInfatti mi preme presentare quest’opera soprattutto perché ho scoperto nell’autore una figura degna di approfondimento. Ugo Janni, era una persona di notevole cultura (molto apprezzati sempre sia i suoi scritti sia le sue conferenze, che attiravano sempre un pubblico attento e appartenente a tutti gli ambienti sociali) con una visione ecumenica delle religioni. Non solo, uomo dalla mente aperta, si è anche interessato di ricerca psichica. Ciò lo ha portato da essere ammesso tra i Soci Onorari della Società di Studi Psichici di Milano, creata dal letterato Angelo Marzorati con l’aiuto economico dell’industriale Achille Brioschi allo scopo di studiare da un punto di vista scientifico i fenomeni della medianità. Inoltre per un certo periodo ha fatto parte della Massoneria, ma se ne è poi allontanato perché di quella italiana non condivideva l’atteggiamento scientista.

Ugo JanniInoltre, leggendolo, ho potuto arricchire le mie conoscenze (risalenti ai tempi dell’infanzia) sulla "idea cristiana dell’aldilà". Curarne l’attuale edizione, mi ha perciò consentito di leggere con attenzione un’opera che, forse, senza l’intenzione di Michele Moramarco di pubblicarla, non avrei preso in considerazione di farlo. E Michele Moramarco, saggista e studioso di storia delle religioni, presenta Ugo Janni e il suo pensiero in una sintetica, ma esaustiva prefazione, in cui, tra l’altro, afferma: «il lettore potrà agevolmente familiarizzarsi con una visione dell’Oltre che non rientra nella dogmatica stretta di talune comunioni ecclesiali». E anche se per qualcuno potrà sembrare troppo cristiana, Janni dimostra un’apertura all’ipotesi reincarnazionista al contrario di chi, nel cristianesimo, l’ha avversata o palesemente ignorata.

Ugo JanniHo apprezzato, perciò, il suggerimento di Michele Moramarco di aprire il percorso editoriale de Il Settenario, che è collegato alla Libreria Ibis di Bologna, con quest’opera di Janni, della quale – come ho già detto – ho curato l’edizione. Pertanto consiglio di leggerla per il suo contenuto (le cui idee possono anche non essere condivise), perché offre l’opportunità di avere maggiore cognizione di causa sul pensiero cristiano dell’aldilà da parte di chi spesso, per ignoranza (nel senso di "non conoscenza"), critica tale visione solo perché contrario alla religione (in particolare a quella cattolica). E poi perché il linguaggio usato da Janni (pur se in alcune parti un po’… "datato") è intenso e di alta levatura, ma comprensibile.

Ugo Janni

Il libro

Ugo Janni: L’idea cristiana dell’aldilà, ed. Il Settenario.

L’autore

Ugo JanniUgo Janni (1865-1938): nasce a L’Aquila in una famiglia «fortemente impegnata nella causa dell’Unità d’Italia». Da adolescente si avvicina alla Chiesa Metodista della sua città, ma durante gli anni universitari aderisce al vetero-cattolicesimo. In seguito a ciò abbandona gli studi giuridici e intraprende un percorso di studi teologici. Nel 1890 gli viene assegnata la sede pastorale di Sanremo, città nella quale muore nel 1938. Negli anni sanremesi fa sentire la sua voce anticlericale grazie alla direzione de Il Labaro, periodico fondato da Enrico Campello, autorevole voce del dissenso cattolico. Nel 1901, poi, insieme alla sua comunità vetero-cattolica, entra a far parte della Chiesa Valdese, di cui ancora oggi è ritenuto un importante esponente. Molto attivo nella sua missione pastorale, è autore di numerose opere a carattere teologico e filosofico, anche se è stato un uomo di vasta cultura. Tra i suoi scritti da ricordare quelli che si avvicinano all’opera qui presentata e cioè La nostra vita dopo la morte (1910) e Ultra. Problemi relativi alla finalità del Creato ed alla nostra vita dopo la morte.

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Per approfondire

Biografia di Ugo Janni (Dizionario biografico dei protestanti in Italia)

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

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