François – libero arbitrio e libertà


François, entità manifestatasi attraverso la medianità di Roberto Setti del Cerchio Firenze 77, parla del libero arbitrio e della libertà dell’uomo. Tema, quest’ultimo, molto sentito in questo periodo così difficile. Sono due comunicazioni medianiche che fanno riflettere sul concetto di libertà di scelta e su quello dei condizionamenti (interni ed esterni) cui può sottostare l’uomo, argomenti che non si esauriscono in questi brani.

Impossibilità del libero arbitrio

libero arbitrioMa perché l’Occidente dà tanta importanza alla libertà nell’ipotesi di come sia strutturata la realtà? Evidentemente per l’influenza della teologia, la quale annette grandissima importanza al fatto che l’uomo sia libero nelle sue scelte e quindi sia il solo responsabile della sua salvezza e della sua dannazione.
Non voglio qua ricordare la dottrina del libero arbitrio, che addirittura pone l’uomo, nelle sue scelte, non solo al di fuori delle sue passioni e del suo raziocinio, ma anche dalla volontà divina: l’uomo cioè decide in un’atmosfera asettica! Una simile concezione, conservata ancora solo dalla teologia cattolica, dal Medio Evo in poi è stata abbandonata proprio perché riconosciuta in pratica impossibile ad esistere; ed è stata sostituita con una concezione di libertà dove l’autonomia consiste nella possibilità di resistere alle influenze di vario genere e di indirizzarsi in senso contrario ad esse.

libero arbitrioQuesta è una visione più vera perché più misurata: infatti, non pone l’uomo al di fuori di ogni causa determinante, esterna o interna, ma gli attribuisce la facoltà di agire autonomamente anche in presenza di esse.
Ora, se si osserva la vita dell’uomo, non si può non ammettere che anche la possibilità di sottrarsi alle varie influenze sovente gli viene a mancare; o, più precisamente, ci sono molti eventi che non sono conseguenza di decisioni, di scelte, ma che gli capitano addosso come inaspettati ospiti. è cosi; non si può non riconoscere, nella vita di ognuno, una certa fatalità; il fatto che Tizio, camminando per strada, riceva in testa la classica, simbolica tegola, non è certo frutto di una sua scelta.

Libero arbitrio o necessità: questo è l’antico dilemma dell’uomo. Dov’è la libertà?

libero arbitrioIl concetto di libero arbitrio, che è stato sostenuto dalla filosofia, dal cristianesimo medioevale, è stato poi abbandonato e lo si ritrova ancora solamente nella teologia cattolica. è chiaro che il libero arbitrio assoluto, cioè la possibilità che avrebbe l’uomo di scegliere al di fuori di ogni influenza, e, badate bene, anche al di fuori dell’influenza del divino, è una concezione insostenibile. Per il fatto stesso di avere un corpo fisico, ad esempio, l’uomo è necessariamente sottoposto a delle influenze, a delle necessità, e non può essere libero in assoluto.

libero arbitrioAllora, il conto da farsi è quello di una libertà relativa; ossia l’uomo è certamente influenzato, certamente subisce delle influenze che provengono dal suo ambiente, dalla sua stessa personalità, dall’educazione che ha ricevuto, però ha la possibilità di sottrarsi a tali influenze la libertà è possibile in questo ambito.
Come?, vi chiederete. Prendiamo la visione più ristretta, quella deterministica che non lascerebbe nessuna libertà; ma vi sono catene deterministiche di ogni genere, cioè cause ed effetti che riguardano, per esempio, la vita biologica e la vita psicologica: ecco, vi sono dei “salti di qualità” tra queste catene deterministiche ed è possibile, mediante questi salti, sfuggire al determinismo stretto.

libero arbitrioFacciamo un esempio spicciolo: un uomo che ha lavorato tutto il giorno e torna a casa stanco. Egli ha la possibilità di rimanere a casa e riposarsi, oppure di andare fuori, supponiamo al cinema. Ecco la catena deterministica: siccome è stanco, lui starà in casa a riposarsi. Però in questa catena deterministica di tipo fisico si insinua un’altra catena deterministica, di tipo psicologico: la sua compagna desidera uscire ed allora lui, per accontentarla> frena la sua stanchezza, la reprime, ed esce, Qui c’è un salto di qualità, da un tipo di psicologia egoistica, che l’avrebbe fatto restare a casa a riposarsi, ad uno slancio diciamo pure altruistico, quello di accontentare la sua compagna.
In questi salti di qualità fra catene deterministiche consiste e si attua la libertà relativa dell’uomo.

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

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