Terzo compleanno per Magicamente Colibrì



I primi tre anni del blog

terzo compleannoTerzo compleanno! Eh, sì, Magicamente Colibrì il 27 giugno 2018 compie tre anni.
Ho creato il blog perché amo scrivere e volevo farlo, con il timore, però, di esaurire presto gli argomenti. Voglio scrivere, infatti, di argomenti che possano attrarre, anche se non tutti coloro che seguono il blog si interessano di questi in maniera specifica.
Come ho scritto nella presentazione del blog, sono curiosa e quindi mi piace addentrarmi anche in campi in cui ho poche conoscenze, attingere notizie e condividerle con i lettori.
Mi auguro di poterlo fare ancora per un po’. Mi documento con regolarità, anche se non ho mai previsto una periodicità per la pubblicazione degli articoli. Alterno testi un po’ più impegnativi con brani più "leggeri", alcuni dei quali accompagnati da video corrispondenti. Ritengo utile unire, quando è disponibile, l’audio a un brano sulla spiritualità, oppure un video ricavato da fotografie a un racconto su una visita a una mostra, a un museo o a una località.
Ho chiesto la collaborazione di alcuni amici, che, quando è loro possibile, mi inviano dei loro pezzi, per offrire qualcosa in più a chi mi segue in queste pagine.
Vorrei poter arricchire ulteriormente il blog con iniziative, ma al momento non ho la possibilità. Sono riuscita ad organizzare alcuni incontri sulla filosofia del Cerchio Firenze 77 stimolata anche dal desiderio di alcune amiche per ritrovarsi e discutere su di essa. Mi piacerebbe organizzare altro, ma le cose devono maturare al momento giusto.
Intanto proseguo a scrivere di argomenti che mi incuriosiscono, augurandomi di accontentare anche il gusto di chi mi legge.

La stella alpina, i suoi simboli e le sue leggende

terzo compleannoPer raffigurare la ricorrenza di questo terzo compleanno ho scelto come immagine l’edelweiss o stella alpina. Amo questo fiore, anzi questo insieme di tantissimi piccoli fiori, non solo per la sua bellezza, ma anche per i luoghi in cui si trova: le montagne.
Siamo soliti associare la stella alpina alle Alpi, ma è arrivata su queste montagne dopo l’ultima glaciazione circa 12.500 anni fa, proveniente dalla Siberia e dall’Himalaya. Inoltre, cosa forse poco conosciuta, una sua specie di dimensioni inferiori è presente anche sull’Appennino.
Diversi sono i simboli legati a questo fiore, come il coraggio e la libertà che possono legarsi al blog. Il coraggio, perché non è facile per me scrivere i miei pensieri per una platea vasta come quella del web; infatti, fino a tre anni fa il numero dei miei lettori non era molto ampio dato che scrivevo per un pubblico ristretto. La libertà, perché mi piace spaziare con la mente in ambiti diversi.
La stella alpina è anche un simbolo militare e nazionale; precisamente si ritrova sulle uniformi di alcune formazioni militari degli Stati Uniti e della Germania ed è il simbolo nazionale della Svizzera. Come per altri fiori, esistono leggende che l’hanno per oggetto e che riguardano la sua origine. Alcune legano la stella alpina alle Alpi, altre a figure mitiche delle culture germaniche e nordiche dell’Europa, come Berchta. Questa, a sua volta è raffigurata come una fata bellissima o a una divinità di origini precristiane, altre come una vecchia, associata alla Befana nella cultura italiana.

terzo compleannoPer festeggiare il terzo compleanno di Magicamente Colibrì ho scelto due delle leggende che legano la stella alpina alle montagne, in particolare una relativa alle Dolomiti.
Queste ultime sono un gruppo di montagne che fanno parte delle Alpi Orientali. Duecentosettanta milioni di anni fa la zona in cui si trovano faceva parte di una laguna con isole e atolli, divenendo poi fondale di un mare profondo. In seguito allo scontro della placca tettonica africana con quella euroasiatica, venti milioni di anni fa cominciò il sollevamento di questi fondali che ha portato all’attuale configurazione dei rilievi. Successivamente le Dolomiti, come del resto tutte le montagne della catena alpina, sono state ricoperte dai ghiacci sino a 12.500 anni fa quando questi ultimi hanno iniziato a ritirarsi.

La stella alpina e le Tre Cime di Lavaredo

terzo compleannoQuando le cime si sollevarono dalle acque ad ogni montagna venne associato un fiore. La montagna di Lavaredo però piangeva solitaria, rimasta spoglia a causa dei ghiacci perenni che la ricoprivano. Finché il vento del Nord udì il suo pianto e riportò il suo lamento alla più bella delle fate. Questa si levò in cielo per cogliere una stellina lucente che depose tra le rocce della più alta tra le Tre Cime, trasformandola in fiore.

La stella alpina e Berchta, la Regina delle Nevi

terzo compleannoSi narra che Berchta, la Regina delle Nevi, detta anche la Splendente, fosse molto bella e bianca come la neve. Era circondata da folletti armati di lance di cristallo e risiedeva in un castello di ghiaccio sulle cime delle Alpi. Era una fata destinata a non sposare un mortale.
Molti cercavano di avvicinarsi a lei, che li accoglieva con un sorriso, ma appena le domandavano di sposarli, faceva un cenno ai suoi folletti, che, circondato il pretendente, lo facevano precipitare giù per la montagna.

terzo compleannoUn giorno arrivò al palazzo un giovane ardito cacciatore di camosci. Egli era timido e ingenuo, aveva visto la regina e ne era restato così affascinato che, tornato in pianura a casa sua, non aveva più trovato pace e non pensava che a lei.
Tornava spesso al palazzo per vederla, si sedeva ai suoi piedi, taciturno, e stava ore intere a contemplarla senza muoversi.
La Fata, commossa da questa muta ammirazione, gli si era affezionata e se non ci fosse stata la legge del destino a vietarle le nozze con un mortale, forse quello era l’unico uomo che si sarebbe adattata a sposare.
I folletti se n’erano accorti e, temendo che la loro Regina potesse trasgredire la legge, di loro spontanea iniziativa, attorniarono il ragazzo e lo spinsero nell’abisso sottostante.

terzo compleannoDa una finestra del suo palazzo la Regina vide la scena.
Era fatale che fosse così, ma il cuore di ghiaccio della Regina delle Nevi si era a poco a poco mutato in un povero cuore sensibile di donna: dai suoi occhi divinamente belli scesero calde lacrime che, rotolando giù, come vive perle, sulla superficie levigata del ghiacciaio, scesero tra le rupi e lì si fermarono, cambiandosi in piccole stelle d’argento.
Così nacquero le stelle alpine, che spuntano proprio sul margine dei precipizi per ricordare, agli audaci che vogliono coglierli sfidando il pericolo, la storia d’amore e di morte del giovane cacciatore di camosci che amò segretamente la Regina delle Nevi e fu da lei segretamente rianimato.

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

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