Yogananda – L’amicizia è un’arte divina



L’amicizia è la più nobile espressione umana

L’amicizia, secondo Paramahansa Yogananda, è un’arte divina e nelle parole che seguono ci fa capire come essa sia «la più nobile espressione umana del desiderio che Dio ha di dimostrare all’uomo il Suo amore» e come ci leghi a tutti gli altri esseri da Lui creati.
Yogananda poi spiega come dobbiamo creare le nostre amicizie partendo da quelle stabilite in vite passate e da quelle con persone a noi affini, esortandoci a non fermarci agli aspetti esteriori ma di capire ciò che va meglio per noi. Ci invita a migliorare noi stessi, perché «Quanto più i vostri difetti vi abbandonano ed entrano nella vostra vita qualità divine, tanto maggiore sarà il numero di amici che avrete».
L’amicizia è una forza universale che inizia dalla famiglia, da ciò che ci è più vicino, e poi si espande verso tutte le altre creature, che altro non sono che nostri fratelli. L’amicizia è amore incondizionato che nulla pretende ma tanto dà.

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L’arte divina di farsi degli amici

L’amicizia è la più nobile espressione umana del desiderio che Dio ha di dimostrare all’uomo il Suo amore. Dio riversa affetto sul bimbo attraverso il padre e la madre; il loro sentimento per il neonato è istintivo, perché il Creatore di noi tutti ha disposto che i nostri genitori non possano fare a meno di amarci. Ma l’amicizia viene a noi come espressione libera e imparziale del Suo amore.
Due estranei s’incontrano e, per istantanea scelta dei loro cuori, desiderano aiutarsi l’un l’altro. Avete mai analizzato come ciò avviene? Il mutuo spontaneo desiderio d’essere amici deriva direttamente dalla divina legge di Dio dell’attrazione; un complesso di azioni di reciproca amicizia fra due anime, compiute in vite passate, crea gradualmente un legame karmico che attira tali anime irresistibilmente una verso l’altra in questa vita.
Fino a che non venga contaminato da egoismo o da attrazione sessuale, tale impulso è puro; ma troppo spesso è inquinato. L’amicizia cresce sull’ albero dei nostri più intimi sentimenti, ed è dissacrata da desideri morbosi e da azioni egoistiche. Se spargete un fertilizzante inadatto sulle radici di un albero, i frutti di quell’albero saranno cattivi; e così, quando nutrite l’albero del sentimento umano col turbamento dell’egoismo, i vostri indegni motivi guasteranno il frutto dell’amicizia. Interessarsi a qualcuno solo perché è ricco o influente e può fare qualcosa per voi non è amicizia; ed essere attratti da qualcuno soprattutto perché ha un bel viso non è amicizia. Quando quel volto perderà la bellezza della gioventù, l’amicizia se ne andrà in fumo.

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Sviluppate le amicizie del passato

È vero che non si può trovare l’amicizia ovunque. Ci sono alcuni che vedete ogni giorno e tuttavia non conoscete mai, mentre altri avete la sensazione di averli conosciuti da sempre. Dovete imparare a riconoscere questo indizio interiore. Dovunque siate, tenete sempre gli occhi aperti e, se vi sentite divinamente attratti da qualcuno, sviluppate l’amicizia con quella persona, perché siete già stati amici in qualche vita precedente. Sono molti gli amici che abbiamo conosciuti in vite passate, ma quelle amicizie non sono state ancora perfezionate. È meglio cominciare a costruire su fondamenta già preparate che scavare al fine di gettare una base sulle sabbie di conoscenze temporanee. È facile pensare di avere molti amici, finché questi non fanno qualcosa che vi ferisce; quando ciò accade, vi sentite profondamente delusi.
Molte persone commettono errori nella scelta degli amici, perché sono ingannati dalle apparenze esteriori. L’unico modo per riconoscere i veri amici è quello di meditare di più. Dovete cercare gli amici nel modo divino, purgando la vostra coscienza da ogni pensiero che prenda in considerazione il volto, e l’apparenza in genere, come fattori che possano determinare i vostri sentimenti verso gli altri. Se fate questo, un giorno sarete in grado di scoprire veri amici ovunque intorno a voi. Sentirete l’amicizia di Dio attraverso quegli umili canali umani che non Gli oppongono resistenza. Attraverso i puri di cuore la luce divina dell’amicizia fluirà in voi.

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Per attirare amici, migliorate il vostro carattere

Non potete attrarre veri amici senza rimuovere dal vostro carattere le macchie dell’egoismo e di altre qualità poco amabili. La massima arte nel farsi degli amici consiste nel comportarvi voi stessi in modo divino – dovete essere, cioè, spirituali, puri, altruisti – e nel formare un’amicizia là dove la base è già stata gettata in una vita precedente.
L’amicizia dovrebbe esistere in tutti i rapporti umani: fra genitori e figli, tra marito e moglie, tra uomini, tra donne e tra uomo e donna. L’amicizia è incondizionata. Quando provate l’impulso di rendervi amico qualcuno, è la presenza di Dio che sentite. L’amicizia è un impulso divino. Dio non si accontenta di prendersi cura dei Suoi figli umani solo nelle forme di genitori e di altri parenti. Egli viene negli amici per darci altre opportunità di esprimere amore incondizionato dal nostro cuore.
Quanto più i vostri difetti vi abbandonano ed entrano nella vostra vita qualità divine, tanto maggiore sarà il numero di amici che avrete. Non era il Signore Gesù un grande amico di tutti, e così Buddha, e Sri Krishna? Per essere come loro dovete perfezionare il vostro amore per gli altri. Quando potrete convincere altre persone della vostra amicizia, quando sarete certi, avendo superato la prova del tempo e condiviso molte esperienze, che una persona ha nell’anima un sentimento per voi, e voi sentite per lei la stessa cosa – non per interesse, ma unicamente a causa del divino impulso dell’amicizia – allora, in quel rapporto, vedrete il riflesso di Dio.

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Date amicizia a tutti, come fa Dio

Non permettete che la vostra amicizia rimanga chiusa e confinata in una sola persona, ma stabilite gradualmente questo divino rapporto con altre persone dai nobili ideali. Se cercate di stringere amicizia con una persona dalla mente distorta, sarete delusi. Siate amici, per cominciare con chi è veramente buono; proseguite, poi, diventando amici d’altre persone finché, essendo in grado di provare amicizia per tutti, potrete dire: «Sono amico di tutti, anche dei miei nemici». Gesù provava solo amicizia perfino verso coloro che lo crocifiggevano, rendendo manifesto, nella sua prova finale, quello che aveva sempre insegnato: «Ama il tuo nemico, benedici coloro che ti maledicono, fa’ del bene a coloro che ti odiano e prega per coloro che ti trattano con malvagità e ti perseguitano». (Matteo, 5, 44)
La vera amicizia è divino amore, perché è incondizionata, reale e duratura. Emerson espresse in modo bellissimo questo ideale in uno de suoi saggi: «Il patto più alto che possiamo stringere con un nostro simile è questo: "Ci sia tra noi verità per sempre" […] È cosa sublime poter dire "Non ho bisogno d’incontrarlo, di parlargli o di scrivergli mai, non abbiamo bisogno di consolidare il nostro rapporto o di mandarci segni del nostro ricordo; io mi fido di lui come di me stesso, se ha fatto questo o quest’altro, so che ha fatto bene"». (Conduct of Life: Behavior)

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Con un amico potete parlare liberamente senza essere frainteso. Ma l’amicizia non potrà mai svilupparsi se c’è anche solo un accenno a pretendere qualcosa da una parte o dall’altra. L’amicizia si può costruire solo su una base di libertà e di eguaglianza spirituale. Perciò dovete vedere tutti in quella luce divina e comportarvi con loro nella coscienza che ognuno di essi è un’immagine di Dio. Se trattate male qualcuno, non avrete mai la sua amicizia.
Molte persone passano la vita intera senza amici. Non riesco a immaginare come possano resistere così. I veri amici raramente ci fraintendono, e se lo fanno, è solo per breve tempo. Se qualcuno tradisce la vostra fiducia, continuate, malgrado tutto, a dargli lo stesso amore e la stessa comprensione che vorreste ricevere da lui. Se però, quella persona continuasse a comportarsi con cattiveria e a percuotere la mano tesa ad offrire amicizia, allora sarebbe meglio ritirare quella mano, per un certo tempo.

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L’amicizia universale comincia da casa propria

L’amicizia dovrebbe iniziare dalla propria casa. Se c’è nella vostra famiglia una persona con la quale siete particolarmente in armonia, sviluppate l’amicizia prima di tutto con quella persona. Se, poi, vi sentite attratti verso chi, tra le conoscenze che avete, condivide i vostri ideali, sviluppate quel rapporto. Eliminate tutti i desideri nati dall’egoismo o da uno stimolo sessuale. Nel dare amicizia pura vedrete la guida di Dio. Sviluppate l’amicizia con gente buona, e quanto più mediterete, tanto più riconoscerete gli amici del passato. La meditazione risveglia «memorie dormienti di amici che lo saranno ancora». Molte persone viste nelle visioni le ho incontrate più tardi, e qui in America ne ho trovate molte fra quelle che mi apparvero in visione su quella nave che, per la prima volta, mi portava in questo paese nel 1920.
L’amicizia è una grande forza universale. Quando il desiderio di amicizia in voi è abbastanza forte, anche se una persona che sia spiritualmente in sintonia con voi, vive al Polo Sud, il magnetismo dell’amicizia vi attirerà l’una verso l’altra. Solo l’egoismo può distruggere quel magnetismo in noi. Chi pensa continuamente a se stesso fa naufragare l’amicizia. Tali persone non possono attrarre amici, perché sono incapaci di espandersi e di ricevere il bene nella vita.

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Dio vi ha dato una famiglia perché imparaste ad amare altre persone e foste poi in grado di dare questo tipo di amore a tutti. I nostri cari ci vengono strappati dalla morte e da altre circostanze per farci imparare che non dobbiamo amare le persone secondo un rapporto puramente umano, ma dobbiamo essere innamorati dell’ Amore stesso, che è Dio, l’Essere che si nasconde dietro tutte le maschere umane. «Quando l’uomo vede tutti gli esseri separati esistere nell’Uno che ha espanso Se stesso nei molti si immerge in Brahma». (Bhagavad Gita, XIII, 31)
Amicizia significa porre il proprio amore là dove non ci sia alcun pregiudizio derivante da relazioni umane. Nel matrimonio c’è lo stimolo del sesso e nella vita familiare la spinta degli istinti ereditari. Ma nell’amicizia non c’è alcuna costrizione.
Diamo a tutti il nostro amore. Preghiamo di poter incontrare i nostri amici del passato e provare la nostra amicizia per loro, così da poter, alla fine comprendere e meritare l’amicizia di Dio. Finché non ci sentiremo amici con tutti i Suoi figli in uno spirito d’amicizia, non saremo uniti a Dio.
Io non conosco estranei. Quale grande stato di felicità e di gioia è questo! Nemmeno il peggiore nemico può farmi sentire che non sono suo nemico. Quando si verifica questo risveglio, siete innamorati di tutti. Vi rendete conto che tutti sono figli del Padre vostro, e l’amore che provate per tutti gli esseri non morirà mai. Esso cresce, si espande finché non realizzerete nell’amore degli amici, il divino amore di Dio.

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Il libro

Da Paramahansa Yogananda: L’eterna ricerca dell’uomo, ed. Astrolabio, Roma 1980

L’autore

amiciziaParamahansa Yogananda (1893–1952) è considerato una delle figure spirituali preminenti dei tempi moderni. Autore del classico bestseller Autobiografia di uno Yogi (ed. Astrolabio), trasferitosi dall’India negli Stati Uniti nel 1920 è stato il primo grande maestro di yoga nel mondo occidentale dove ha insegnato per più di trent’anni. Per tale motivo è considerato il Maestro Yoga dell’Occidente.

Ha fondato la Self-Realization Fellowship (1920) e la Yogoda Satsanga Society of India (1917), che continuano a portare avanti il suo insegnamento spirituale in tutto il mondo sotto la leadership di Sri Mrinalini Mata, uno dei suoi discepoli.

(traduzione dalla pagina della Self-Realization Fellowship)

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Per approfondire

Self-Realization Fellowship

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

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