Medianità e reincarnazione

Claudia Ferrante, l’entità Bompensieri e le vite passate

Medianità e reincarnazione sono molto legate. Infatti la possibilità di avere più vite è sostenuta dalla maggior parte degli insegnamenti spirituali ricevuti attraverso i medium. In queste comunicazioni si ribadisce l’importanza di più esperienze nella materia per l’evoluzione dello spirito. Questi imparerebbe in tal modo le leggi che la governano raggiungendo anche una maggiore consapevolezza del suo essere nel cosmo.
Nella vita attuale non è previsto alcun ricordo delle vite passate, tuttavia qualcosa può emergere e in alcuni casi c’è chi, per lo più bambini, ha raccontato l’ultima esistenza vissuta, dando particolari precisi.
Brandelli del passato sarebbero comunque radicati in noi, tanto che alcune scelte, alcune preferenze o avversioni o fobie, persino alcune vicende, sembrerebbero provenire da loro.

Se nel caso dei ricordi spontanei si possono effettuare controlli sulle affermazioni di chi li ha, è difficile farlo quando le vite passate sono rivelate attraverso la medianità. Ciò accade per le descrizioni fatte da Bompensieri, un’entità che si manifestava attraverso la scrittura automatica di Claudia Ferrante. Un buon numero di persone si è rivolto a Claudia nel corso di più di trent’anni per avere il conforto di un messaggio di una persona cara o per conoscere il proprio remoto passato per comprendere meglio se stesse. Una parte di loro poi le ha scritto raccontandole le proprie impressioni relative alle rivelazioni di Bompensieri, per lo più affermando di riconoscersi nelle personalità da lui descritte. Soltanto una piccola percentuale era conosciuta personalmente da Claudia – come amici o semplici conoscenti – ma anche di questa spesso lei ignorava alcuni lati del carattere.

La discussione della veridicità delle affermazioni di Bompensieri e l’analisi dei commenti di chi ha visto descritto il suo passato esula da questo scritto, in quanto richiederebbe uno spazio ben più ampio. A tale proposito, pur non escludendo la reincarnazione, faccio mie le considerazioni finali che Giovanni Iannuzzo, psichiatra e parapsicologo non propenso alla spiegazione spiritista del fenomeno, ha scritto in questo brano tratto dall’introduzione al libro (*) in cui Claudia Ferrante ha raccolto le testimonianze avute dalle persone che si sono rivolte a lei in merito a questo argomento: «Io non appartengo alla schiera dei fautori di questa ipotesi. E, a dire il vero, non sono nemmeno un sostenitore della realtà della reincarnazione come fenomeno paranormale. E non lo sono perché so perfettamente che esistono numerose ipotesi, di ordine psicologico o parapsicologico, che possono fornire valide alternative all’ipotesi reincarnazionistica. Penso anche, però, che ci sia ancora molta strada da fare nell’indagine di questo misterioso, sconcertante fenomeno […]»

Concordo con lui quando afferma che «il libro – e le esperienze in genere – di Claudia Ferrante meritano attenzione, anche da parte di chi è sostanzialmente scettico nei confronti di questa ipotesi.
Claudia presenta dei fatti. Tali fatti potrebbero suggerire l’ipotesi che la reincarnazione esista, e che, per via medianica, qualcuno – un medium, un sensitivo – possa attingere informazioni su alcuni aspetti di queste precedenti incarnazioni. […] questo libro non sostiene teorie, ma espone dei casi. Interpretiamoli come vogliamo, ma leggiamoli per quello che sono: fatti. Solo così possiamo apprezzare la loro freschezza e il loro interesse umano. Le persone che si sono rivolte a Claudia hanno ottenuto delle risposte di vario ordine ai loro quesiti. Si sono riscoperti nell’Egitto dei faraoni, tra gli impensati minareti di città arabe calde e odorose, nella Roma dei Cesari o tra le brume della Britannia […]»

Iannuzzo ritiene utile «guardare ai fenomeni e alle esperienze di Claudia Ferrante nel loro aspetto più vero, più autentico e più bello. Essi hanno consolato persone in cerca di una identità, fornito risposte improbabili a domande impossibili, hanno forse anche donato un senso a chi lo ricercava nella propria esistenza.
Io credo che questo travalichi ampiamente i limiti di un quesito scientifico, per importante che esso possa essere. Questi strani fenomeni, infatti, indipendentemente dalla loro origine e dalla spiegazione che possono avere, hanno avuto – ed hanno – una funzione umana, autentica e vibrante. Hanno fatto sognare, hanno fatto fantasticare, hanno fatto credere e riflettere. In altri termini hanno donato qualcosa, in umiltà e per tanti anni in silenzio».

Pertanto, più che formulare ipotesi e discutere sulla provenienza di questo materiale, desidero riferire in breve il caso di Claudia Ferrante.
Come ho detto, tramite scrittura automatica Claudia riceveva messaggi spirituali, in cui Bompensieri riferiva in modo abbastanza sintetico i punti salienti di alcune vicende di una o due vite – di solito le ultime -, accennando ad altre precedenti. Talvolta forniva date precise, altre genericamente il secolo o l’epoca, a volte dicendo anche l’età della persona; indicava la nazione, o la città o il continente, senza però mai fornire nomi per poter identificare i personaggi. In alcuni casi descriveva vicende con numerosi particolari, in altri dava indicazioni più generiche. Descriveva i più disparati ruoli nella società di questi personaggi, che mai sono risultati essere assurti a fama. Più di una volta, poi, rivelava legami esistenti in precedenza, cioè mamme che erano state sorelle delle loro figlie, oppure mariti che erano stati figli o padri delle loro compagne, o avevano lo stesso vincolo di parentela.

I destinatari dei messaggi ricevuti da Claudia quando le hanno fornito un commento, hanno parlato di relazioni con la vita attuale e in particolare di sentimenti di avversioni o preferenze nei confronti di una nazione, di un popolo, di una città, di un mestiere, di reazioni di fronte a vicende della vita, di sentimenti verso determinate persone, di sogni ricorrenti che hanno ricevuto spiegazione, e altro ancora.
Certo alcune di queste caratteristiche sono comuni a tante, ma altre sono davvero insolite, tuttavia non è possibile effettuare un controllo scientifico rigoroso di queste reincarnazioni, perché lo scopo principale era quello di fornire eventuali risposte a chi aveva richiesto una lettura del passato. In altra sede potranno essere analizzate, ma qui forniscono solo una testimonianza aneddotica assumendo comunque un valore nello studio generico del fenomeno medianità.

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(*) Claudia Ferrante: Ho letto nel cosmo, ed. Hermes

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