Dali – Il Natale, la figura e il messaggio di Cristo



Nella ricorrenza del Natale mi piace riportare tre comunicazioni medianiche di Dali, una delle entità che si manifestavano attraverso la medianità di Roberto Setti del Cerchio Firenze 77. Nel corso degli anni le entità hanno parlato di Cristo e dei suoi insegnamenti, interpretandoli sotto una nuova veste, più consona a noi. Ho trovato in questi giorni tre brani adatti a questo periodo [solo del secondo ho trovato l’audio originale, tratto dalla seduta medianica del 20 dicembre 1952] che voglio condividere con chi mi legge.
Nella prima comunicazione, dopo aver parlato del significato dell’avvento di Cristo e del suo insegnamento sull’Amore, Dali conclude dicendo che «In questo Natale Egli nasca in voi, vi spinga a seguire il suo esempio, perciò vi esortiamo a pregare, ad agire, a sapere». Nella seconda ricorda che la sua venuta era stata preannunciata dai profeti, e, augurandosi che «per voi venga presto il regno del Messia, del quale parla Elia a Rabbi Scimeon», ne rivela il reale significato. Infine, nella terza, Dali spiega perché Egli «venne fra gli uomini» e di come la sua opera non si identifica con «la Chiesa o con le Chiese che portano il suo Nome».
In successive comunicazioni, poi, le entità del Cerchio hanno esaminato alcuni degli insegnamenti da Lui impartiti, e in una in particolare Teresa ha detto: «se siete nati da carne non cercate forzatamente la via dello spirito, non sapreste perseverare nella parola del Maestro, non trovereste né verità, né libertà, ma, nel compromesso, voi ne ricavereste la più vera, la più sconfortante miseria». Parole, queste, che non hanno bisogno di alcun commento.
Invito poi a leggere un’altra comunicazione, sempre avente per tema il Cristo, data da Andrea, l’entità nota come entità A manifestatasi attraverso la medianità di Corrado Piancastelli, perché, a mio parere, è complementare a quelle qui riportate.

Natale

antico bassorilievo – duomo di Mantova

Natale!

Natale! Festa dei buoni, festa dei semplici, degli umili, dei mansueti.
Il nostro pensiero s’innalzi, superi il tempo e lo spazio, giunga alla stalla di Betlemme, al Fanciullo. Ecco colui che, perdonando, c’insegnò a perdonare. Chi in semplicità nacque e visse, Chi in tutta umiltà insegnò celesti dottrine, Chi si sottomise ad una iniqua giustizia, Lui, il Divino, Lui il Giusto che portava la giustizia.
C’insegnò l’Amore e questo è il Suo simbolo, c’insegnò la Verità, il Suo grido di battaglia, c’insegnò a vivere, Suo sacrificio. Portò una nuova forza, portò la Sua misericordia per i pentiti, i fiduciosi, portò la Sua luce che ci rischiarò, ci rischiara, ci rischiarerà. In questo Natale Egli nasca in voi, vi spinga a seguire il suo esempio, perciò vi esortiamo a pregare, ad agire a sapere.

Natale

Presepio – Chiesa di Santa Maria dei Servi – Bologna (2017)

Elia, Rabbi Scimeon e l’avvento del Messia

Si avvicina per voi il giorno di una bella ricorrenza; anche noi vogliamo ricordarlo facendovi tanti auguri, benché la data che voi festeggiate non corrisponde affatto all’effettiva data di nascita del Cristo. Vogliamo porgervi il nostro più bell’augurio, figli cari. Veramente merita di essere ricordato l’Avvento del Messia. Prima della sua venuta i profeti ne parlavano:
«Fra tempo l’umanità riconoscerà il suo grande sacrificio nel coinvolgersi col karma umano».
Vi auguriamo quindi, figli, che per voi venga presto il regno del Messia, del quale parla Elia a Rabbi Scimeon.
Rabbi Scimeon domandò ad Elia, sceso dal cielo per conversare con lui, quando sarebbe venuto il Messia:«Anche subito. – rispose il profeta – Vai alle porte della città e lo vedrai». Andò Rabbi Scimeon, ma benché si trattenesse un’intera giornata, non era riuscito a vedere altro che dei poveri mendicanti e persone che li soccorrevano. Al suo ritorno trovò Elia che l’attendeva e subito gli raccontò che non aveva visto Colui per il quale era andato. «Come? – rispose Elia – Ti ho sempre detto che il Regno del Messia è il Regno della carità; coloro che soccorrevano i bisognosi avevano trovato il Messia, l’avevano incontrato».
Prima di giungere a questo, figli, grande confusione vi sarà negli uomini; vinceranno i semplici.

Natale

Giotto: Natività – Cappella degli Scrovegni – Padova

Cristo e il suo insegnamento

Miei diletti anche questa sera voi trascorrerete un po’ del vostro tempo conversando con noi. Dire conversando, forse, non è molto esatto, perché voi preferite ascoltare, ma sapete che potete domandare più di quanto è nella vostra consuetudine e noi saremo lieti di rispondervi.
Le Entità che si manifesteranno durante questo incontro parleranno ispirandosi ai Vangeli.
Cristo venne fra gli uomini per smuoverli dal ristagno nel quale erano caduti; la Sua opera non si può valutare né misurare con occhio umano; ciò che Cristo ha fatto, non l’ha fatto esteriormente, ma nell’intimo di ogni uomo: ha accelerato l’evoluzione di ciascuno.
La sua opera non è certo la Chiesa, o le Chiese che portano il Suo nome; non sono i Vangeli: la Sua opera è molto più grande.
Passano i tempi, le civiltà, gli uomini; ciò che ieri era bello e vitale, oggi è un rudere o una larva; ma la opera del Cristo rimane, figli, e rimane non necessariamente agli uomini che appartengono alle religioni che portano il Suo nome, non condizionatamente a coloro che credono in Lui, non esclusivamente ai popoli di un tempo.

Natale

Giotto: Natività – particolare

Cristo vive in tutti come principio: questa è la sua opera. Se invece fosse nelle Chiese e nei sacri testi, l’uomo ne sarebbe beneficato condizionatamente alla divulgazione, conoscenza ed osservanza di questi. Egli scelse degli Apostoli e li fece depositari della Verità ultima, la quale resta celata dalle esteriorità e formalità necessarie a coloro che non saprebbero comprenderla. Per essi Apostoli, Cristo lasciò l’insegnamento occulto e gli Apostoli lo tramandarono, segreto, proprio per coloro che non lo avrebbero compreso. Quindi sarebbe assurdo pensare che tutto quanto Cristo ha detto fosse racchiuso in poche righe, spesso tramandate in modo impreciso, benché basterebbe che l’uomo le seguisse per avvicinarsi al compimento dell’opera del Cristo. Così, benché non sia tutto, molto v’è nei Vangeli e fra le righe dei Vangeli.
Vi abbiamo parlato di verità e leggi universali; durante questo incontro vi mostreremo come si possono ritrovare nei primi scritti dei Cristiani, come si possono svelare i simbolismi, comprendere le parabole, completare quanto è accennato, in modo da capire che Cristo aveva parlato delle stesse verità da noi illustratevi.

Post correlati

Audio originale di Elia, Rabbi Scimeon e l’avvento del Messia

François – Il "ritorno" del Cristo

Entità A – Cristo guida dell’uomo

Cerchio Firenze 77: fenomeni medianici e insegnamenti spirituali

Radio intervista a Roberto Setti

I libri del Cerchio Firenze 77

Brani dell’insegnamento spirituale del Cerchio Firenze 77

Per approfondire

Il Cerchio Firenze 77 è presente in Internet con la pagina Cerchio Firenze 77 e su Facebook con la pagina Cerchio Firenze 77 e con il gruppo Amici del Cerchio Firenze 77 gestiti da Umberto Ridi.

Iscriviti alla Newsletter

Se vuoi essere aggiornato sui post della categoria Spiritualità iscriviti a questa Newsletter, se invece desideri essere aggiornato ogni volta che è pubblicato un post, iscriviti alla Newsletter generale che trovi nella colonna a destra della pagina





About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.