Gianni Rodari e i titoli onorifici



I titoli onirifici accomunano il racconto e la filastrocca qui riportati. Questi sono tratti da Il libro degli errori, opera in cui Gianni Rodari ha parlato sia di errori grammaticali e ortografici, sia di errori e difetti umani universali.
Gianni (Giovanni) Rodari è uno scrittore, pedagogista e giornalista che ho ricordato già in queste pagine, riportando alcuni racconti e favole che non sempre sono semplici scritti per bambini. In molti di loro, infatti, ha inserito un’osservazione, una morale, o un insegnamento non sempre palesi. Oppure ha descritto vizi, virtù, pregi e difetti caratteristici di ogni uomo e di ogni tempo.
Leggendo gli scritti di Rodari, si sorride ma si riflette su comportamenti e visioni del mondo trattati in maniera leggera, ma non superficiale.

titoli onorifici

Tanto dolore per nulla

titoli onorificiUn bravo signore di Cesena o di Gallarate sognò per molti anni di ottenere qualche onorificenza. Finalmente, per mezzo di potenti raccomandazioni, riuscì a farsi insignire del titolo di "cavaliere".
Ma figuratevi la sua delusione e il suo dolore quando arrivò il titolo e scoprì che lo avevano fatto… "cavagliere" con la "g".
«Che me ne faccio di un titolo sbagliato? – egli si lamentava con la famiglia. – La gente riderà di me».
La gente aveva altro da pensare. Ma quel bravo signore di Avellino o di Montepulciano non ebbe pace fin che non ebbe confidato le sue pene al potente personaggio che lo aveva raccomandato.

titoli onorifici«Provvederemo subito – lo consolò il personaggio. – Ti farò nominare commendatore».
La notizia si riseppe. Tutti correvano a fare le congratulazioni al titolato.
Il titolo arrivò in un pacchetto sigillato con la ceralacca.
Il bravo signore di Luino aprì il pacchetto con mani tremanti e… cadde al suolo svenuto.
Poveraccio! Lo avevano fatto "comendatore" con una "emme" sola.
La moglie, dopo avergli buttato quasi un secchio d’acqua in faccia per farlo rinvenire, gli disse:
«Non te la prendere. Io avevo uno zio che era "colonelo" con una sola "enne" e una sola "elle", ma nessuno se ne è mai accorto, e i soldati gli ubbidivano lo stesso».
Il "comendatore", però, non si consolò. Gli vennero tutti i capelli grigi e gli cadde un dente molare. Certa gente, davvero, soffre e si dispera per cose che non ne valgono la pena.

titoli onorifici

Titoli

titoli onorificiHo deciso di inventare
dei titoli da regalare
a chi non sa farne senza
e piange lacrime amare
se nessuno lo chiama Sua Eccellenza.
Avanti, ecco qua:
chi vuol esser chiamato
Sua Sincerità?
Per chi ama la tavola
e la buona compagnia
ho pronto il bel titolo
di Sua Allegria.
Ho qui anche Sua Bellezza,
che mi sembra tanto meglio
perfino di Sua Altezza.

titoli onorificiC’è Sua Generosità:
chissà se qualcuno lo vorrà.
Sua Solitudine:
adatto per pensatori.
Sua Dolcitudine:
per mangiatori
di budini al cioccolato.
Infine, per chi li merita
secondo giustizia:
Sua Prepotenza,
Sua Ladreria,
Sua Pigrizia.

L’autore

Gianni Rodari (1920-1980) è molto noto per i suoi scritti rivolti ai bambini non solo in Italia ma anche all’estero. Ha ricevuto molti riconoscimenti tra i quali, nel 1970 il premio Hans Christian Andersen. Ricchissima è la sua bibliografia, e anche se rivolta all’infanzia è adatta anche ad un pubblico adulto. Dalla sua morte, avvenuta nel 1980, molte istituzioni hanno intitolato a suo nome parchi, scuole, biblioteche.

Per approfondire

Gianni Rodari

Il pulcino cosmico letto da Paolo Rossini (video)

Gianni Rodari: Il libro degli errori, ed. Einaudi

Gianni Rodari, le favole e i bambini (video)

Claudio Bisio legge Favole al telefono (video)

Gianni Rodari su Rainews24

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.

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