Fratello Orientale – I difetti degli altri sono i tuoi: muori a te stesso



Dimentica il tuo io per comprendere la vita

In questa comunicazione medianica il Fratello Orientale, una delle entità che si manifestavano attraverso Roberto Setti del Cerchio Firenze 77, esorta l’uomo a non giudicare gli altri, cui imputa i suoi difetti, e a guardare al di fuori di sé. Afferma infatti che per comprendere cosa sia la vita l’uomo deve morire a se stesso, cioè rivolgere la sua attenzione alla sua interiorità, e dimenticare il proprio io. Se sarà sincero con se stesso e consapevole di ciò che è, delle sue intenzioni e dei suoi limiti, la comprensione gli arriverà spontanea. Conoscendosi capirà che può trovare la felicità solo dentro di sé, tutto il resto è pura illusione.

È ormai risaputo che ognuno, con la stessa facilità con cui giudica gli altri, scusa se stesso. Non sia così anche per te, fratello caro! Sii consapevole che i difetti che tu rimarchi nei tuoi simili, spesso ti appartengono. Considera come tu esiga che i tuoi simili siano giudicati severamente e come invece tu non sopporti neppure un’osservazione. Considera come tu pretenda che i tuoi simili seguano scrupolosamente ogni regolamento e come invece tu non sopporti nessun nuovo obbligo. Considera come tu vorresti che i tuoi simili cambiassero a tuo piacimento; così ti adoperi perché essi mutino il loro modo di pensare e di vivere, e non ti accorgi che neppure tu stesso riesci ad essere quale vorresti. Come puoi pretendere che lo siano i tuoi fratelli?
Considera come tu ricerchi nei tuoi fratelli la perfezione e quanto poco, invece, tu faccia per rappresentare quell’ideale che ricerchi nei tuoi simili.

difetti

Ricorda: nessuno è immune da difetti; con la stessa misura con cui tu giudichi, sarai giudicato; nessuno basta a se stesso, perciò, dovendo dipendere gli uni dagli altri, è necessario che vi aiutiate, vi sopportiate e vi sorreggiate a vicenda. Molto raramente tu fai queste considerazioni perché tu vivi solo per te stesso e la tua attenzione è interamente rivolta al mondo esterno.
Quando non ti senti soddisfatto, anziché ricercare la causa nell’intimo tuo, ti lasci trasportare dal pensiero che la felicità sia in qualche luogo della Terra. V’è forse in qualche posto qualcosa che duri perennemente, che non sia illusione che trascorre in sé medesima?
Se anche l’intero Cosmo fosse dispiegato innanzi ai tuoi occhi, tu non potresti vedere che una mera immagine. Considera come la realtà del tuo essere interiore ti sia sconosciuta e quanto, invece, sia importante per te che il tuo intimo non ti serbi segreti.
Il valore di ciò che tu fai sta nella tua intenzione; perciò se anche tu donassi tutti i tuoi beni, o spendessi l’intera tua esistenza ad aiutare i tuoi fratelli o, asceta, ti ritirassi dal mondo, tu non avresti ancora capito la vita, se tu non fossi morto a te stesso.

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About The Author

Magicamente Colibrì

Ho fatto studi classici al liceo e scientifici all’università, perché amo entrambi i mondi. Questa mia formazione è dovuta al fatto che in me convivono bene gli aspetti che caratterizzano l’essere umano, cioè quelli legati al pensiero razionale e a quello non razionale, e che sottintendono, rispettivamente, alla scienza e alla spiritualità. Molti sono i miei interessi e i post del blog lo dimostrano.